Consiglio Valle: i 35 consiglieri se la suonano e se la cantano
Una legge di 80 articoli, 226 emendamenti e svariati ordini del giorno da affrontare per mettere in circolo 161 milioni ma in Consiglio prosegue la parata di interventi stile campagna elettorale
Consiglio Valle. Se la suonano e se la cantano dalle 15.30 di ieri, giovedì 25, i 35 consiglieri regionali. Una legge di 80 articoli, 226 emendamenti e svariati ordini del giorno da affrontare per mettere in circolo 161 milioni di fondi per fare fronte alla crisi post Covid – soldi che se tutto va bene arriveranno nelle tasche dei valdostani a estate inoltrata – ma in Consiglio Valle prosegue la parata di interventi stile campagna elettorale.
Mouv’, nulla contro i comuni
«Il nostro intervento non ha niente contro i Comuni: non vogliamo né scardinare il sistema degli enti locali né togliere qualcosa dai trasferimenti ordinari, o andare a prendere risorse dagli avanzi di bilancio». Così in aula l’esponente di Mouv’ Elso Gérandin che ha sottoscritto un emendamento della Lega che porta a un taglio di oltre 22 milioni ai Comuni. Prosegue: «Abbiamo proposto di riallocare quelle risorse in una visione di prospettiva e di crescita, che possa riattivare il tessuto produttivo». «Ribadisco l’autonomia dei Comuni e il rispetto per la loro azione e il loro ruolo: ma dobbiamo intervenire per garantire attività sul territorio, dal settore alberghiero alle aziende agricole alle famiglie in difficoltà».
Sa, più soldi alle imprese
Pierluigi Marquis (Stella alpina). «Sono pochi 50 milioni alle imprese. Io soldi dati loro vanno in circolo subito. Le risorse date alle amministrazioni pubbliche sopo mesi. Il rapporto della Banca d’Italia ci presenta dati preoccupanti. A oggi non c’è ancora un euro dei 25 milioni messi a terra per l’accesso al credito. Sicuramente guarderemo con attenzione a tutti gli emendamenti proposti. Abbiamo chiesto l’inserimento dei professionisti tra i beneficiari dei contributi a fondo perduto. Io auspico che si cambi marcia sotto il profilo gestionale. Se così non sarà penso che nelle tasche dei valdostano non arriverà nulla prima della fine dell’estate».
Gm, manca strategia di rete
Il disegno di legge di variazione al bilancio regionale «è una sfida e va considerata in senso positivo: io voglio confrontarmi, voglio capire se gli emendamenti presentati potranno essere approvati». Lo ha detto il consigliere regionale Giovanni Barocco (Misto) nel dibattito in Consiglio Valle. «Sono stufo di sentire definire ‘caos’ le discussioni in quest’aula, che sono invece un esercizio della democrazia. Cerchiamo di chiudere in fretta l’approvazione della legge, ma dando dignità a quello che stiamo facendo», ha aggiunto. Riguardo alle misure previste nel testo, secondo Barocco «manca una strategia di rete, ci si è focalizzati sul singolo anziché cercare un pur difficile effetto moltiplicatore».
M5S, vincolo di destinazione
Nulla contro gli Enti locali, nessun taglio ma l’inserimento di un vincolo di destinazione legato all’emergenza. E’ quanto puntualizza il capogruppo del M5S Luigi Vesan. «Sì il vincolo di destinazione per l’utilizzo dei 300 mila euro porta un taglio ma mirato e giustificato». A chi ha rimproverato loro scarsa sensibilità verso chi ha lottato in prima linea contro il Covid -19 dice: «non abbiamo proposto nessun taglio. Questo riconoscimento doveva essere reogato alla fine dell’emergenza e non all’inizio della campagna elettorale. Nessun sanitario ha chiesto un bonus ma dignità».
Insieme VdA, arrivare a una sintesi
Così Claudio Restano (Insieme VdA). «Questa non è una legge condivisa. I giochetti di arrivare in commissione con la legge preconfezionata sono vecchi. Accettiamo l’appello del Presidente alla condivisione purché ci sia la volontà di arrivare a una sintesi. Se è un atteggiamento di facciata non ci stiamo».
(danila chenal)