Stop sci: “La Montagna merita rispetto, non Speranza”, in 400 protestano ad Aosta
Tanti operatori della neve in piazza Chanoux per manifestare contro la scelta del Governo: «Vogliamo ristori, non continui rinvii delle aperture»
«La Montagna merita rispetto, non Speranza». E ancora . «Lasciateci lavorare». Questi i gridi di dolore saliti questa mattina, giovedì 18 febbraio, da piazza Chanoux ad Aosta, dove circa 400 lavoratori del comparto sci e montagna, assieme alle sigle sindacali di CGIL, Cisl e Savt si sono radunati per far sentire la propria voce.
Stop allo sci
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata domenica, scorsa, con l’ennesima beffa di una p
ossibile riapertura degli impianti di risalita, prevista per il 18 febbraio in Valle, che dopo la decisione dell’ultimo minuto del ministro Roberto Speranza è svanita quando ormai tutti erano pronti per far ripartire lo sci e tutto il suo indotto.
La protesta
«Siamo qui per chiedere un patto a tutti i lavoratori della montagna e a tutta la classe politica – hanno tuonato al palco i rappresentanti sindacali – per poter creare una ripartenza seria dopo essere stati presi in giro e abbandonati dal governo centrale».
«Siamo in una situazione gravissima – ha aggiunto la rappresentante della Filt Cgil regionale Cristina Marchiaro –. Abbiamo tanti lavoratori che devono rivolgersi alla Caritas, non per arrivare a fine mese ma per arrivare alla fine della settimana e, questa, è una situazione che non si può più tollerare. Abbiamo bisogno di avere aiuti e ristori subito non di perdere ancora tempo in chiacchiere inutili».
Assessorato solidale
Sul palco è salito anche l’assessore regionale con delega agli Impianti a fune, Luigi Bertschy, che si è detto «solidale con i lavoratori della montagna» e ha confermato l’intenzione dell’amministrazione regionale di «trovare delle soluzione per venire incontro» alle varie anime del comparto che devono avere aiuti e sostegno anche a livello regionale.
«Con l’avvento del governo Draghi – ha aggiunto l’assessore Bertschy – abbiamo finalmente registrato una maggiore attenzione del governo rispetto a tutti gli attori della filiera della montagna, speriamo che adesso arrivino anche iniziative serie e celeri per riuscire a sostenere tutti i lavoratori che si trovano in grande difficoltà».
A conclusione della manifestazione in piazza Chanoux le sigle sindacali sono state convocate a Palazzo Deffeyes per un incontro con le massime autorità regionali.
(sacha paternolli)