Consiglio Valle, Marguerettaz: «Non possiamo essere sordi alle richieste della piazza»
Documento di economia e finanza regionale punto di partenza per poi dare risposte concrete alla crisi economica e sociale
Consiglio Valle, Marguerettaz: «Non possiamo essere sordi alle richieste della piazza». Lo ha detto il capogruppo dell’Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, intervenendo nel dibattito generale sul Defr. Il Documento di economia e finanza regionale punto di partenza per poi dare risposte concrete alla crisi economica e sociale
Tre assi
«Questa è una discussione anomala con certe note di imbarazzo. Si sentono ancora i fischi della piazza di ieri: è una situazione che non ci può vedere sordi, la gente ha paura perché è ormai un anno che molte attività sono chiuse e c’è grande incertezza rispetto al futuro. Il Defr serve per dare indirizzi e le cose da fare sono tre: da un lato dobbiamo dare dei sostegni alle persone che sono in difficoltà; dall’altra, dobbiamo mettere in piedi degli strumenti finanziari per assicurare alle aziende l’operatività futura, come ad esempio gli alberghi che devono fare le assunzioni a maggio per la prossima stagione estiva; infine, dobbiamo dare delle prospettive, attraverso il Recovery fund, scegliendo gli interventi capaci di produrre occupazione e lavoro in Valle d’Aosta.
Il consigliere si è quindi soffermato su alcune tematiche: «Sull’ospedale non vedo grandi ambiguità: ci sono dei progetti approvati, ci sono le risorse, quindi il percorso si interrompe solo se ci sono delle novità tali che precludono il raggiungimento dell’obiettivo. Riguardo alla ferrovia, c’è una legge e noi abbiamo scritto nel programma di legislatura che si tratta di un asse importante, dando priorità alla tratta Aosta-Torino e alla soluzione del problema della stazione di Aosta. Sull’aeroporto, c’è un master plan, con delle risorse concesse dal Ministero. Gli impianti a fune sono un obiettivo: il collegamento tra Cervinia e Monte Rosa è utile e da fare, perché importantissimo per il turismo invernale e per creare occupazione: dobbiamo verificarne la fattibilità. Gli argomenti vanno affrontati senza un approccio ideologico».
No sogni, risposte
La capogruppo di Progetto Civico Progressista, Erika Guichardaz, ha detto: «Questo non è il momento di sognare, ma bisogna dare risposte. Abbiamo iniziato a farlo e lo faremo nei prossimi giorni. È questo che i valdostani si aspettano. Purtroppo i tempi dell’amministrazione sono lunghi, spesso incomprensibili, ma sono quelli che ci impone la legge e non possiamo sottrarci. È vero, in maggioranza su molti temi ci sono diversità di opinioni, ma ci siamo venuti incontro. E alcune osservazioni sollevate ieri dall’opposizione ci fanno capire di aver intrapreso la strada giusta, come nel campo sanitario.
Il Defr va a rispondere a molte domande che ci avete posto in questi mesi: ad esempio, nell’ambito dell’istruzione, stiamo affrontando il problema del precariato, delle palestre, delle segreterie scolastiche o ancora la presa in carico della disabilità. In campo ambientale, siamo tutti convinti che l’elettrificazione sia l’obiettivo da raggiungere e lavoreremo per la decarbonizzazione; altro punto nodale sarà il Piano rifiuti, così come grande attenzione è posta sulla questione delle discariche: in merito, la terza Commissione sta esaminando una proposta di legge che auspichiamo trovi unanimità».
Azione
Per il Consigliere della Lega VdA Christian Ganis, «non è semplice prendere decisioni, ma ora sarebbe importante velocizzare la concessione dei famosi ristori per dare respiro ai tanti valdostani in difficoltà. Oggi tanti esercenti e ristoratori aprono le loro attività, andando contro le decisioni dei decreti, pur di poter incassare qualcosa e poter vivere. Questo è molto preoccupante: è l’inizio di un malessere, una forma di disobbedienza gentile che può degenerare se non verranno assunti provvedimenti nell’immediato. E le manifestazioni di questi giorni lo dimostrano. Come Lega abbiamo cercato di poter gestire al meglio questa emergenza in modo da far ritrovare ai nostri cittadini una stabilità economica e uno spiraglio di luce per uscire dalla crisi. Ma la maggioranza deve assumersi la responsabilità di governo e dare le risposte ai cittadini che aspettano invano fuori dal Palazzo».
No alle drammatizzazioni
L’Assessore all’istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate, Luciano Caveri, ha dichiarato: «Non mitizzerei il Defr: è una sorta di punto e a capo che presentiamo ogni anno. Dovremmo lavorare tutti nella stessa logica e non esibirci in oratoria comiziale in favore di chi ci ascolta da casa. Sul precariato scolastico, sono convinto che, unendo gli approfondimenti giuridici e lo svolgimento di concorsi, potremo ridurre il problema a livelli endemici. Colgo l’occasione per annunciare che sono previsti concorsi straordinari per chi non ha potuto partecipare ai precedenti perché in quarantena o malati. Riguardo all’edilizia scolastica, potremo disporre di decine di milioni di euro da investire, ma ciò non toglie che permane il rischio della chiusura di tante scuole, se verrà confermata la situazione demografica disastrosa. Sull’Università va fatto un dibattito pubblico, senza drammatizzazioni sul completamento del nuovo Polo».
Tre priorità
Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha evidenziato che «questo documento ha un’asticella molto alta, con tre priorità molto concrete: i ristori per le attività in difficoltà, le misure e le azioni per mantenere i livelli occupazionali, l’attenzione al settore del turismo, in quanto pilastro principale della nostra economia, a fronte di una stagione invernale mai iniziata. Entro la fine di aprile, il Consiglio approverà il rendiconto che permetterà di erogare gli indennizzi e mantenere l’occupazione».
Il Consigliere si è poi concentrato su tre temi: «Il primo è l’edilizia privata. Lunedì prossimo la Giunta regionale approverà la delibera sulle tipologie edilizie, ossia l’organizzazione e trasformazione urbanistica e territoriale, che darà risposta al comparto che aspetta da settimane. C’è poi il famoso Bonus 110%: le Commissioni di Camera e Senato hanno proposto di prorogare la misura, ma non solo.
La sfida è quella di portare tutto ad una sola aliquota (al 75%) semplificando così il quadro: se ci sarà questa capacità sarà un grande passo avanti. Inoltre, in terza Commissione consiliare ci siamo confrontati su un’altra tematica utile a questa detrazione e che è quella legata alle tolleranze per avere il bonus: siamo a buon punto, l’Assessore Marzi con le sue strutture sta lavorando ad una circolare e in poche settimane il comparto avrà risposte utili ed efficaci. Altro tema è quello dell’ambiente: la Valle d’Aosta vive di turismo e quindi è il nostro bene più prezioso».