CoReCom Valle d’Aosta: nel 2020 “smossi” più di 100 mila euro, 374 le istanze gestite
Ecco i dati relativi alle controversie tra utenti e gestori di servizi di telecomunicazioni
La pandemia non sembra aver influito sul numero di istanze di conciliazione presentate e gestite dal CoReCom Valle d’Aosta; si tratta della procedura prevista per risolvere in ambito extragiudiziale le controversie tra gestori di servizi di telecomunicazioni e utenti. Non solo privati cittadini, ma anche aziende, associazioni di consumatori e professionisti. Ma andiamo con ordine.
Dalla relazione annuale 2020 del CoReCom VdA emerge come dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 le istanze presentate e gestite siano state 374 (cui si sommano le 36 richieste d’urgenza), 64 in meno rispetto all’anno precedente. E proprio il 2019 è stato l’anno con il dato più alto registrato a partire dal 2004.
Il dato
Secondo quanto stimato dal CoReCom, nel 2020 «la risoluzione delle controversie tra utenti e gestori dei servizi di comunicazione ha generato un volume d’affari paria oltre 100 mila euro sotto forma», ad esempio, «di indennizzi, rimborsi o storni di fatture». La relazione evidenzia poi «l’ottimo risultato raggiunto circa la durata del procedimento conciliativo per cui, nonostante la cronica carenza di personale, le stringenti misure sanitarie imposte dalla pandemia anche per il personale della pubblica amministrazione, la durata media del procedimento gestito direttamente dalla struttura operativa del CoReCom si è comunque allineata al dispostivo regolamentare dei 30 giorni».
Gli esiti
Osservando invece gli esiti delle procedure di conciliazione rispetto alle istanze presentate, si nota come«la percentuale di accordo è del 93%»; il 2% delle istanze è stato dichiarato inammissibile e il 2% ha visto la mancata comparizione delle parti.
Solamente il 3% (12 casi) ha avuto come esito il mancato accordo. Di questi, il CoReCom ha ricevuto 10 istanze di definizione della controversia (una sorta di secondo grado, alternativo al ricorso alla giustizia ordinaria), tutte concluse «con ampio anticipo rispetto ai 180 giorni previsti dal regolamento».
Per quanto riguarda gli operatori coinvolti, 211 istanze hanno riguardato Tim, 66 Vodafone, 55 WindTre, 17 Fastweb, 14 Sky Italia, 7 Eolo, 2 Hi2, 1 Poste mobile e 1 UltraComm. La maggior parte dei disservizi segnalati (252) riguarda la telefonia fissa, mentre i casi relativi alla telefonia mobile sono 72; 29 per la telefonia fissa e mobile insieme e 16per la Pay Tv.
(f.d.)