Misure anti-crisi Valle d’Aosta: passa la legge, ora servono le delibere attuative per erogare i soldi
Alcune misure partiranno già a fine giugno altre più tardi, ha anticipato l'assessore Luigi Bertschy
Misure anti-crisi Valle d’Aosta: passa la legge, ora servono le delibere attuative per erogare i soldi.
«Alcune misure partiranno già a fine giugno altre più tardi. Nei prossimi giorni definiremo organizzazione e tempistica e poi lo comunicheremo». E’ quanto ha sottolineato l’assessore alle Politiche del lavoro Luigi Bertschy, riferendosi alle delibere attuative che daranno gambe alla legge Aiuti Covid-19 per imprese, professionisti della montagna, agricoltori e famiglie. Ha sottolineato il capogruppo di Pla Marco Carrel. «Ci sono delibere e linee guida già pronte. La macchina amministrativa ora deve fare in fretta per erogare i fondi messi in campo. La gente ha bisogno di vedere i soldi quanto prima. Passiamo la palla al governo regionale».
Ha proseguito: «Dobbiamo continuare a lavorare, consci delle criticità ancora da risolvere, in primis la mancanza di banche dati precise per costruire i nostri provvedimenti legislativi e la mancanza di agenzie di cui avvalersi per accelerare le risposte: chiederemo alle strutture regionali un supplemento di lavoro perché la comunità aspetta i contributi. Nella stesura di questo provvedimento abbiamo dimostrato molta maturità e senso di responsabilità, soprattutto i Consiglieri di opposizione; il parlarsi ci ha portato a costruire una legge migliore. Il lavoro da fare è ancora tanto: verificheremo di volta in volta la capacità di risposta delle misure previste, gli eventuali risparmi ottenuti e dovremo essere capaci di sopperire alle carenze che potranno evidenziarsi. Confermiamo l’impegno di lavorare nella direzione di dare risposte alla comunità».
Alcune cifre
Nell’ambito delle misure di sostegno economico 20 milioni di euro sono destinati ai bonus per i titolari di Partita Iva (cui si affiancano 29 milioni dello Stato), 13 milioni agli investimenti, 3 milioni per il sostegno alla liquidità delle imprese e delle libere professioni, 3 milioni per le misure di rilancio dei prodotti agroalimentari regionali di qualità, 2 milioni alle imprese di grandi dimensioni, 1 milione 300 mila per il settore agricolo, 200.000 euro per i bed&breakfast, cui si aggiungono 5 milioni di euro per il Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese.
Per gli interventi in materia di politiche del lavoro sono previsti 19 milioni di euro, cui si aggiungono 6 milioni di euro per i lavoratori dipendenti; alle professioni della montagna vanno 1,7 milioni di euro. Vi sono poi 3 milioni di euro di misure a sostegno delle famiglie e 320 mila euro per gli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Inoltre, sono stanziati 27,6 milioni di euro per il finanziamento straordinario della spesa sanitaria regionale per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19 e 3 milioni di euro per il potenziamento dei servizi all’istruzione.
(d.c.)