Decreto Cresci Italia: avvocati in sciopero
La Valle dAosta rischia di essere lunica regione italiana a non avere una sede del Tribunale delle Imprese, lorgano che dovrebbe in futuro risolvere tutte le controversie tra societa (secondo le previsioni del governo contenute del decreto Cresci-Italia, in via di conversione al Parlamento). Lallarme e stato lanciato oggi da Paolo Caveri, recentemente riconfermato alla presidenza dellordine degli avvocati valdostani per il biennio 2012-2013. In questa eventualita tutti i contenziosi tra imprese e commercianti operanti in Valle finirebbero nelle aule del tribunale di Torino, «con ripercussioni anche sul lavoro dei professionisti valdostani » ha sottolineato Paolo Caveri. Duri anche i commenti verso la possibilita di ingresso di soci di capitali negli studi professionali, lestensione della conciliazione anche per gli incidenti stradali e le liti condominiali, la redistribuzione territoriale dei tribunali (che non sembra pero toccare direttamente la Valle) e l’abrogazione totale delle tariffe professionali , misura «che al tribunale di Aosta, da alcune settimane, sta gia’ creando problemi nelle liquidazioni delle spese di difesa d’ufficio o di gratuito patrocinio».
Nellincontro con la stampa convocato oggi a Palazzo di Giustizia per spiegare ladesione allo sciopero della categoria per le giornate di oggi, domani e del 21,22,23 e 24 marzo prossimi, sono stati forniti anche alcuni dati sullordine degli avvocati valdostano. Gli iscritti sono 178, in prevalenza uomini (106), mentre i praticanti sono 42, in prevalenza donne (24). Nella nostra regione il rapporto e di circa un avvocato ogni 720 abitanti, nettamente piu basso della media italiana, pari a uno ogni 250. Negli ultimi anni sono in calo anche i nuovi praticanti iscritti.
(thierry pronesti)