Saint-Vincent: una società pubblica per salvare il casinò
Una società pubblica per salvare il casinò di Saint-Vincent. E’ il progetto di alcuni professionisti valdostani, desiderosi di tentare di salvare la casa da gioco che sta attraversando una grave crisi finanziaria e resta in attesa delle decisioni delle decisioni del governo regionale, diviso sulla decisione di erogare un ulteriore finanziamento (6 milioni).
Ad occuparsi della parte ‘giuridica’ è il notaio Giampaolo Marcoz, mentre di quella ‘tecnica’ è affidata al manager Paolo Giovannini. Il notaio si dice “disponibile a cercare una soluzione giuridica per consentire un intervento finanziario di salvataggio” che coinvolga vari soggetti, pubblici e privati, “partendo dai lavoratori del casinò”, mentre Giovannini, che è capofila dell’idea, dovrebbe studiare le possibili strategie per la ripresa e il rilancio della produzione della casa da gioco. Altri professionisti – secondo quanto si è appreso – saranno coinvolti in differenti settori. Tra questi, è probabile ci possa essere anche il commercialista Corrado Ferriani, recente componente del pool di professionisti nominati per l’opposizione al fallimento del Casinò di Campione d’Italia.
L’idea di Giovannini è già stata presentata alle parte sociali interne alla casa da gioco, “perché il progetto deve essere aperto – spiega il notaio Marcoz -; bisogna verificare l’effettiva fattibilità dal punto di vista giuridico; bisogna passare necessariamente da una società pubblica, perché è importante il coinvolgimento diretto dei valdostani, in primis i lavoratori”.
Sul piano industriale, Marcoz non entra nel merito, e si limita a ricordare che “Giovannini sostiene che un casinò gestito bene può essere una società in attivo”.
(l.m.)