Trasporti: il Piano Regionale integra strada, ferrovia e aeroporto
Conferenza stampa, martedì 16 aprile, a Palazzo ragionale, per illustrare la prima bozza del Piano Regionale dei Trasporti, con particolare attenzione rivolta alla tratta tra il capoluogo e il Monte Bianco.
Trasporti: il Piano Regionale integra strada, ferrovia e aeroporto. E’ in sintesi la bozza, presentata questa mattina, martedì 16 aprile. Nella saletta Maria Ida Viglino di Palazzo Regionale, l’assessore agli affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti, Luigi Bertschy, ha illustrato un nuovo concetto di mobilità all’interno della nostra regione. Antonio Pollano, coordinatore dell’assessorato, ha ricoperto il ruolo di mediatore, mentre l’ingegner Stefano Ciurnelli è stato il mattatore della mattinata, esponendo il suo studio.
L’introduzione dell’assessore Bertschy
«Bisogna avere una nuova visione del futuro. E’ da qui che abbiamo iniziato a pensare il nuovo piano. Una nuova idea per la mobilità pubblica e privata, che superi il conflitto tra trasporto su ferro o su gomma e che permetta maggiori opportunità di scelta per le persone, siano esse residenti o turisti. Ci vuole una nuova visione e, a vent’anni dalla legge che prevedeva una piano dei trasporti, oggi, per la prima volta, gettiamo serie basi sulle quali confrontarci. Oggi, 16 aprile, è l’occasione per dare visibilità a quanto è stato fatto fino ad oggi. L’obiettivo – conclude Bertschy – è anche quello di raccogliere nuove idee e nuovi suggerimenti ma il nostro lavoro è proiettato in un’ottica di complementarietà. Incontreremo, a breve, anche i giovani perché è soprattutto a loro che il piano è improntato».
Lo studio
L’ingegnere umbro Stefano Ciurnelli ha illustrato lo studio e le possibilità. Il Piano, togliendo ogni contrapposizione tra trasporto su ferro e quello su gomma, basa le proprie fondamenta sulla totale integrazione fra essi. La rete ferroviaria, peraltro già esistente e fruibile, fungerà da spina dorsale del sistema dei trasporti. Ad essa si aggregheranno, in un ingranaggio funzionale, i servizi su gomma. Il sistema cardine vedrà la stazione di Aosta trasformata in un autentico hub, a cui si affiancherà anche l’apertura di un nuovo svincolo autostradale.
Una nuova concezione
La parola d’ordine, però, è quella degli orari cadenzati, piuttosto che l’abbattimento dei tempi di percorrenza. Un sistema integrato sulla falsa riga di quanto già fatto in Val Pusteria (esempio espressamente citato) in cui i tempi di percorrenza si sono dilatati ma è raddoppiato il numero di passeggeri. Il piano prevederà anche la realizzazione di raddoppi dei binari nelle zone nevralgiche della ferrovia, quali le stazioni di Châtillon, Verrès e Pont-Saint-Martin. Zone in cui i treni di velocità avranno la precedenza su quelli definiti lenti. Un capitolo a parte ma integrato al piano è quello dell’aeroporto. Il collegamento con la stazione aeroportuale di Bologna permetterà di essere facilmente collegati al resto del paese. E’ ovvio sottolineare che i lavori al Corrado Gex dovranno essere conclusi, in modo da rendere possibile l’integrazione del trasporto aereo con gli altri canali.
Il collegamento con Courmayeur
Tre sono le ipotesi per il collegamento con Courmayeur: una rete tramviaria e un collegamento su gomma, mentre si è meno propensi a un prolungamento della rete ferroviaria.
Il commento dell’ingegner Ciurnelli
«E’ inconfutabile – commenta Ciurnelli – che il trasporto su auto privata è di gran lunga il più utilizzato e non si vuole entrare in concorrenza con esso. La sfida è quella di poter rendere vantaggioso il trasporto pubblico. Oggi sono 420.000 al giorno gli spostamenti elementari privati, contro i 17.000 pubblici. invertire anche solo del 5% questa tendenza sarebbe un gran risultato. Inoltre bisogna tener conto che il 58% degli spostamenti giornalieri si concentra nel solo 1% del territorio valdostano, quello compreso tra Saint-Pierre e il Villair di Quart».
La Valutazione Ambientale Strategica
L’importanza dell’intervento è legata alla sostenibilità sociale, economica e ambientale. A proposito di quest’ultimo punto, il piano sarà assoggettato alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica che verrà pubblicata per un periodo di 60 giorni. «La speranza è quella di ottenere la valutazione entro l’autunno – confida l’assessore Bertschy – in modo tale da poter presentare immediatamente la bozza al Consiglio regionale, confidando in una sua approvazione entro la fine di quest’anno».
(christian evaspasiano)