Alpe, bilancio regionale privo di proposte innovative
”E’ un bilancio che, nonostante la crisi e i cambiamenti, risulta statico, démodé, privo di energie e di proposte innovative”. Così i consiglieri regionali di Alpe giudicano il bilancio di previsione 2012 della Regione Valle d’Aosta. Le ragioni della posizione del gruppo di minoranza sono state spiegate nel corso di una conferenza stampa nel pomeriggio di oggi. ”In un settore che pesa per quasi un quarto della spesa pubblica, quello sanitario, non sempre la spesa corrisponde a servizi efficaci. Vorremmo che l’eccellenza tanto declamata fosse suffragata da dati concreti che non si limitassero all’amontare in euro”, ha sottolineato il capogruppo di Alpe Patrizia Morelli. Che ha denunciato anche ”la cura dimagrante in campo ambientale che ci preoccupa in un’epoca di cambiamenti climatici e di catastrofi naturali mentre sarebbe tempo di puntare sulla green economy”. Di ”strangolamento degli Enti locali” ha parlato il consigliere Roberto Louvin: ”Siamo a un giro di boa – ha puntualizzato il consigliere – nei rapporti con i Comuni che in due anni si sono visti dimezzare i fondi per gli investimenti”. ”Dimezzati anche i fondi Fospi – ha aggiunto Alberto Chatrian – ai Comuni non resta che l’ordinaria amministrazione”. Alpe dice no alla grande distribuzione, al proliferare indiscriminato delle centrali idroelettriche, no all’innalzamento del tetto delle procedure di appalto negoziate da 500 mila euro a un milione.