Omicidio Gilardi: «non può essere stata una mano femminile»
Dopo l’esito dell’autopsia effettuata dalla dottoressa Mirella Gherardi, la procura di Aosta ha affidato al radiologo aostano Davide Machado una perizia che faccia luce sulla ‘traiettoria’ delle coltellate inflitte sul torace di Giuliano Gilardi, il pensionato di 60 anni ritrovato cadavere martedì, all’ora di pranzo, riverso in una pozza di sangue in camera da letto. Gli inquirenti non lasciano trapelare nulla; tuttavia ammettono che il quadro indiziario si fa più chiaro. Al momento non vi sono nomi iscritti nel registro degli indagati; dopo un primo momento nel quale pareva che fosse il movente passionale a prendere piede, sembra appiattirsi anche questa ipotesi. Non è ancora stata ritrovata l’arma del delitto; probabilmente l’assassinio ha prima utilizzato un corpo contundente per tramortire Gilardi, poi si è avventato sull’uomo con un coltello.
In mattinata, in procura sono stati sentiti anche i figli della compagna di Gilardi, Cinzia Guizzetti, ieri ascoltata a lungo dal sostituto procuratore Mineccia e dal pm Ceccanti. Con ogni probabilità, lunedì arriveranno i primi esiti degli accertamenti operati sui reperti raccolti dagli uomini della Scientifica nell’appartamento di frazione Senin. Da martedì a oggi sono oltre quaranta le persone sentite come ‘informate sui fatti’, tra amici, parenti e vicini di casa.
Su Gazzeta in edicola questa mattina, il ricordo di amici e vicini di casa.
(c.t.)
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