Grillo: «basta con i politici alla Rollandin»
Quasi allo scadere – tre ore prima del silenzio elettorale il Movimento 5 Stelle valdostano e Valle Virtuosa calano l’asso: Beppe Grillo è in piazza Chanoux a chiudere la campagna referendaria.
Un Grillo che parte all’attacco frontale, com’era facilmente prevedibile. La sua è una battaglia di supporto a Valle Virtuosa, di sostegno al referendum e al Sì, senza trascurare però la lotta che il suo Movimento cerca di operare contro il Palazzo, contro una politica considerata vecchia, favoristica, corrotta, superata.
Grillo sbarca alle 21,05 come un guru e la piazza risponde – i valdostani infatti saranno alla fine circa quattromila ammassati ed infreddoliti – anche se ci pensa il comico genovese a scaldare in fretta la platea: l’intervento sarà infatti breve ma decisamente intenso, e le parole che rimbombano in piazza Chanoux si stagliano nette con i contorni di un attacco frontale non solo al pirogassificatore, ma soprattutto all’Union Valdôtaine e ad Augusto Rollandin.
L’attacco è a tutto campo, spaziando dalla politica all’economia, alla gestione delle risorse regionali: «Lo sapete che siete la regione più indebitata d’Italia? Voi potreste essere un esempio per l’Italia, come Novara che ha chiuso l’inceneritore e ricicla all’80%. A cosa vi serve un pirogassificatore, cosa dovete bruciare? San Francisco ha 800mila abitanti e non ha un inceneritore, né un pirogassificatore».
Il colpo del Movimento 5 Stelle nostrano è notevole, il comico arringa e la piazza si scuote dal torpore. Grillo amministra la platea con agilità e lancia un preciso attacco politico: «Il Movimento 5 Stelle è l’ultima vostra speranza, l’ultima barriera protettiva che vi difende da questi politici. Mandarli via non basta, non se la caveranno così: ci sarà un controllo fiscale e restituiranno quanto di troppo hanno preso. Ci raccontano che il pirogassificatore è una tecnologia giapponese, usata anche in Finlandia. Ma perché dalla Finlandia non prendiamo il reddito di cittadinanza, così da impedire che la gente continui ad ammazzarsi? Un reddito di base per poter cercare un lavoro, un lavoro appagante, senza obbligarsi ad accettare di tutto. Lavoro è diventata ormai una parola terribile, ma le cose cambieranno perché lustrare le scarpe non è un lavoro».
Prima però che il comizio diventi uno spot elettorale tout court per il M5S Grillo fa un passo indietro, ricorda a tutti che è ad Aosta solo per dare una mano alla campagna referendaria a favore del Sì, lasciando ampio spazio all’intervento di Fabrizio Roscio di Valle Virtuosa, al consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Davide Bono, al portavoce del M5S valdostano Stefano Ferrero e un medico di Novara che focalizza il suo intervento sulla pericolosità delle diossine e dei metalli pesanti che da un pirogassificatore, filtri o meno, verrebbero esalati nell’aria e assorbiti dal terreno.
In chiusura, ancora Grillo: «In democrazia il referendum è una pietra miliare. Noi proporremo un referendum senza quorum. Le proposte di legge popolari, che raccolgono cinquantamila firme devono essere discusse dal Parlamento. Se non passano ci penserà il referendum, senza quorum, a concretizzarle. È ora che i cittadini si riprendano le istituzioni. Basta con questi politici condannati come Rollandin, che governano da trent’anni solo per i propri interessi, facendo costruire grandi opere come il trenino di Cogne o l’aeroporto, opere che costano miliardi e diventano un sistema di scatole cinesi di inquisiti, di appalti e sub-appalti e di società estere. Senza questa presa di coscienza saremo sempre vittime di questo sistema».
(luca ventrice)