Refendum anti casta e per il lavoro, raccolte 500 firme
«Sui referendum c’è un silenzio mediatico assordante. non se ne parla sui giornali e neppure in televisione». E’ la denuncia del segretario regionale della Federazione delle sinistre Francesco Lucat che, megafono in mano, in piazza Emilio Chanoux chiama a raccolta i passanti per far loro sottoscrivere i sei referendum, di cui quattro promossi da Italia dei Valori, contro la casta e per il lavoro. Sono cinquecento le firme raccolte fin qui in Valle d’Aosta. «Siamo a metà campagna a e i referendum sono più che mai attuali. E’ di questi giorni l’annuncio di Monti circa l’ipotesi di privatizzare la sanità pubblica, facendo così un regalo alle assicurazioni e alle banche. Noi invece diciamo di prendere i soldi dove ci sono, chiedendo l’abrogazione del finanziamento ai partiti e della diaria dei parlamentari». Italia dei Valori chiede poi il ripristino dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori e del contratto nazionale di lavoro. Le sinistre sono in campo anche per l’abrogazione dell’articolo 8 sui contratti di lavoro periferici e per una controriforma delle pensioni di anzianità. «La campagna sta andando discretamente bene soprattutto sui posti di lavoro dove per firmare si fa la fila», aggiunge Lucat.