Alpe: «ci aspettavamo altre dimissioni»
«Queste dimissioni rappresentano una falla che si è aperta nella maggioranza, fino a oggi caratterizzata per una sudditanza assoluta alla volontà di un capo. E’ una falla che conferma il decadimento di un sistema di potere anacronistico che non sa accettare i cambiamenti in corso nella società e nella mentalità della comunità, nella nostra regione come altrove». La consigliera capogruppo Alpe Patrizia Morelli non le manda a dire e commenta duramente le dimissioni di Laurent Viérin. «Le dimissioni volontarie di un assessore sono un fatto piuttosto raro – ha commentato Patrizia Morelli – ricordando altre dimissioni «legate a motivazione diverse» della legislatura in corso, quelle dell’assessore tecnico Albert Lanièce e quelle dell’ex assessore Claudio Lavoyer. «Ci saremmo aspettati altre dimissioni – commenta Morelli – da parte di questi amministratori che dopo aver sostenuto la bontà del pirogassificatore si sono visti battuti da una comunità che, è evidente, non hanno saputo né capire né rappresentare. Prendiamo atto di queste dimissioni e del percorso che si sta delineando. Un percorso pieno di difficoltà ma, come talvolta succede tra gli alpinisti, sui ghiacciai innevati, le tracce di un passaggio precedente possono risultare molto utili».
Parole che si prestano a tante interpretazioni ma che non sembrano aver colto nel segno visto che il consigliere Laurent Viérin ha contestato fortemente l’operato di Alpe.
(c.t.)