Calcio: il VdA sogna di tornare a casa da gennaio
La Lega Pro sotto l’albero. Potrebbe, ma il condizionale è assolutamente d’obbligo, essere questo il regalo per i tifosi del Vallée d’Aoste o, più in generale, per gli appassionati di calcio valdostani. «Lunedì abbiamo incontrato Mario Macalli – ha dichiarato Filippo Filippella questo pomeriggio in conferenza stampa a Roisan – e il presidente della Lega Pro ci ha fatto capire che, in virtù del regolamento approvato per il prossimo biennio che fa scendere a 1.500 la capienza richiesta per la Seconda Divisione, potremmo ottenere un’ulteriore deroga per un numero un po’ inferiore a quello. Ci siamo subito attivati, facendo pervenire ufficialmente alla Regione, e per conoscenza alle amministrazioni comunali di Aosta e St-Christophe, la richiesta di utilizzare o il Puchoz o il Comunale di località Prevot, che sono i due impianti più vicini alla nostra sede. Mi auguro ora di ricevere una risposta ufficiale a breve, perché vorremmo presentare entro fine mese la richiesta di sopralluogo alla commissione impianti sportivi, il che, in caso di risposta positiva, potrebbe portare a un ritorno in Valle per il nuovo anno». Le problematiche dei due impianti sono diverse: il Puchoz come capienza potrebbe addirittura superare i 1.500 posti richiesti, ma ha l’impianto di illuminazione a dir poco fatiscente e la zona degli spogliatoi necessita quanto meno di una rinfrescata; il Comunale di St-Christophe, invece, è praticamente nuovo, ma non supera i 700 posti, il che richiederebbe una notevole flessibilità della Lega nel concedere la deroga. «Macalli ci ha fatto capire che più di tutto privilegiano le società sane economicamente – ha continuato Filippella – e noi da questo punto di vista non abbiamo problemi, ma prima di relazionarci ufficialmente con la FIGC dobbiamo avere una risposta certa da parte di Regione e Comuni interessati. Come società stiamo investendo parecchio e abbiamo dimostrato che vogliamo salvarci e integrarci con il territorio, valorizzando, dal punto di vista calcistico, i ragazzi della regione». In chiusura di conferenza stampa, il presidente è tornato sulle dimissioni di Franco Ricci da direttore generale: «Con lui ho parlato al telefono, ma aspettiamo che la sua decisione venga formalizzata in maniera ufficiale, poi ne prenderemo atto e inizieremo a pensare al futuro. Non escludo la possibilità che possa arrivare qualcuno da fuori, ma nemmeno l’eventualità che le sue funzioni vengano esercitate da un elemento già presente in società».
Nel tradizionale incontro con la stampa di metà settimana hanno parlato anche Paolo Benedetto e Davide Nocciola. «Dall’inizio della gestione-Carbone abbiamo iniziato a lavorare con più attenzione sulla fase difensiva e i frutti si stanno vedendo (tre gol subìti in cinque partite ndr) – ha spiegato Benedetto -. L’arrivo di Frattali in porta, poi, ci ha dato grande sicurezza, permettendoci di giocare molto sereni. L’anno scorso di quest’epoca ero fuori, ma anche grazie ad alcuni compagni non ho mollato e, dopo un buon girone di ritorno, adesso sono qui a dare il mio contributo in Lega Pro. La differenza tra Carbone e Zichella? Sono due grandi professionisti che curano i minimi dettagli: Zichella concentrava il lavoro in poco più di un’ora, Carbone, invece, ci tiene sul campo anche tre ore». L’ex giocatore dell’Alessandria ha, invece, parlato della situazione emotiva che si è creata nello spogliatoio. «Cinque risultati utili consecutivi e due vittorie di fila sono numeri importanti – ha dichiarato Nocciola -, ma non abbiamo ancora fatto nulla e dobbiamo continuare a dare tutto. Di sicuro è aumentata l’autostima all’interno dello spogliatoio e questo ci aiuta a giocare più sicuri e a commettere meno errori. Sono convinto che possiamo crescere ancora parecchio».
(d.p.)