Congresso Uv nel segno dell’unità e difesa dell’autonomia
Tanto tuonò che…non piovve. “A chi si aspettava di vedere il sangue dico che sono felice di averlo deluso”, ha detto Ego Perron, presidente Uv, in chiusura del congresso tematico sull’autonomia svoltosi a Pont-Saint-Martin.
Un congresso per il quale era attesa una sorta di resa dei conti dopo le dimissioni dell’assessore all’Itsruzione e Cultura, Laurent Viérin, ma che tutto sommato è andato via liscio, con i quasi cinquecento delgati presenti che hanno votato all’unanimità la mozione finale del presidente che chiede il mandato a tutti gli eletti “di continuare a difendere lo Statuto di autonomia della Valle d’Aosta, proseguendo e promuovendo delle azioni unanime con le altre regioni a statuto speciale del nord Italia, affinché la voce autonomista possa avere il suo eco a livello istituzionale italiano ed europeo; inoltre di promuovere gli interessi della Valle d’Aosta, delle sue collettività locali e di tutti i valdostani”.
La mozione si rivolge a tutti i valdostani “che credono ai valori della nostra specificità e che lavorano al mantenimento della nostra identità, della nostra cultura, delle nostre lingue e della nostra memoria storica per far sì che reagiscano ai tentativi di cancellarli”. Infine, un appello “a tutte le forze politiche valdostane a confrontarsi con il tema della difesa dell’autonomia e dell’identità regionale”.
Un congresso dove sia il presidente Perron che il presidente della Regione, Augusto Rollandin, hanno teso la mano al gruppetto dei “dissidenti”, parlando di unità, di confronto, dialogo e soprattutto difesa dell’autonomia attraverso la riscoperta dell’utilizzo della lingua francese.
Laurent Viérin, che ha fatto nervosamente la spola tra la prima fila dell’auditorium e la hall per confrontarsi con i colleghi, nonostante avesse preso appunti, alla fine ha deciso di non intervenire. I fuochi d’artificio, eventualmente, li rimanda insieme a Caveri e Andrea Rosset alla seduta del consiglio regionale di mercoledì 19.
(L.M.)