Istituto musicale, la denuncia dei sindacati: «Chi pagherà i contributi?»
Dal 1° gennaio 2013 una parte del personale dell’Istituto musicale sarà inquadrato nel nuovo ente di diritto pubblico, lasciando l’attuale Fondazione di natura privatistica.
Passaggio che non sarà indolore per i dipendenti, come evidenziano le organizzazioni sindacali della Funzione pubblica in una nota congiunta (Cisl-Fp, Fp-Cgil, Uil Fpl, Savt Fp). Il problema riguarda la loro posizione contributiva, «che verrà spostata dall’attuale gestione Inps alla gestione Inpdap. Questo vuol dire – spiegano le Oo.Ss. – che per poter ricongiungere le due posizioni ai fini pensionistici, i lavoratori rischiano di vedersi richiedere ingenti somme a causa di una scelta non fatta da loro, ma che deriva da una legge regionale che non ha saputo tenere in debita considerazione tale problematica».
Nonostante le organizzazioni sindacali abbiano evidenziato più volte la problematica negli incontri con i rappresentanti dell’amministrazione regionale, «è con grande stupore che nella riunione avuta martedì 18 con i rappresentanti dell’amministrazione regionale, si è appreso che la questione non era mai stata portata a loro conoscenza. A tutt’oggi – aggiungono – l’unica azione concreta messa in atto dai vertici dell’istituto musicale è stata una riunione con i rappresentanti dei due enti previdenziali, senza però che vi sia nulla di concreto e di formalizzato su una possibile soluzione del problema».
La scadenza del 1° gennaio è ormai alle porte e i sindacati ritengono che quanto fatto finora sia assolutamente insufficiente per affrontare il problema «e si aspettano di avere al più presto risposte certe e concrete al fine di evitare che i lavoratori interessati vengano pesantemente penalizzati e debbano subire le conseguenze di una inappropriata scelta normativa».
(e.d.)