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«L’Unione Europea tenga conto delle realtà agricole di montagna»

«L’Unione Europea tenga conto  delle realtà agricole di montagna»

Il presidente di Caseus Montanus Gerardo Bénéyton sottolinea l'importanza dei fondi per le politiche agricole e di coesione

«Ci auguriamo che il negoziato conclusivo iniziato oggi e che si concluderà domani dia risposte concrete e postive alle aspettative del mondo agricolo già in grande sofferenza per la crisi». Gerardo Bénéyton, presidente di Caseus Montanus commenta a margine del vertice per il bilancio Ue che si concluderà domani a Bruxelles.
«E’ inutile nascondere – precisa Beneyton – che le criticità sono rappresentate dai fondi per le politiche agricole e di coesione, che non devono essere toccati. Beneyto ricorda che «l’Italia, dal 2001 è contributore netto del bilancio Ue e nel 2011 il saldo netto passivo è stato pari a circa 6 miliardi, il primo dell’Unione in rapporto al Pil. Roma, in sostanza, paga troppo. E in un momento di crisi versare molto più di quanto si riceva è inaccettabile». Per questa ragione, Caseus Montanus auspica che «se l’accordo non è soddisfacente per l’Italia la delegazione, Monti ponga il veto».
Per Gerardo Beneyton è necessario che nella trattativa, la delegazione italiana, «evidenzi le criticità che stanno facendo morire troppe nostre aziende, soprattutto quelle attive nelle zone montagna che svolgono un ruolo insostituibile per la tutela dell’ambiente e la manutenzione gratuita del territorio».
(re.newsvda.it)

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