CasaPound: «Difenderemo lo stato sociale e i servizi pubblici»
«Abbiamo seguito la linea nazionale e abbiamo deciso di metterci in gioco per le politiche». Si presentano così i due candidati al Parlamento di CasaPound Andrea Ladu, in corsa per la Camera, e Wilma Margaria, in lizza per il Senato, nello spazio conforme Santa Pirateria di via Mont Fallère ad Aosta. Ladu punta l’accento sul fatto che CasaPound «è attiva sul territorio regionale da tre anni» e che «non siamo candidati improvvisati perché abbiamo portato avanti lotte, come quella per il mutuo sociale, inscenato proteste, come quella dei manichini impiccati contro l’Agenzia delle Entrate, e creato un gruppo sportivo che insegna le arti marziali e che è in tutte le scuole».
Del programma dice: «Portiamo avanti quello nazionale in dieci punti che parla chiaro» e aggiunge: «Difenderemo lo stato sociale e i servizi pubblici». Tra i punti: la sovranità monetaria, il congelamento unilaterale del debito pubblico, la nazionalizzazione della Banca d’Italia, il no al finanziamento pubblico ai partiti e intaglio di parlamentari e stipendi, il blocco dell’immigrazione intesa come manodopera da sfruttare.
Anche CasaPound «sarà in prima linea per difendere le specificità locali». «L’autonomia ci ha fin qui un po’ protetto dalla crisi che, ora, incomincia a mordere – ha puntualizzato Margaria – e ne è un esempio la Cogne che sta soffrendo. Noi proponiamo di tornare a una nuova Iri, l’Istituto per la ricostruzione che, ricordo, salvò l’Italia nel dopoguerra». Aggiunge Ladu: «I privilegi hanno un senso solo se l’Italia intera tornerà a essere produttiva». «L’autonomia è un fatto storico e, quindi, va difesa», chiude Margaria sull’argomento. Intervengono poi sul tema dei trasporti pubblici: «Al posto di un faraonico aeroporto sarebbe meglio pensare al raddoppio della linea ferroviaria sia per andare incontro agli utenti sia al turismo».
(danila Chenal)