Fidas: la dama, veicolo per promuovere il dono del sangue
Un torneo di dama, un’occasione di solidarietà, socializzazione e sportività. Questi i sentimenti che hanno animato i presenti nel pomeriggio di venerdì al salone Rosso della Parrocchia di Saint Martin de Corléans di Aosta. Ben 27 i partecipanti che si sono avvicendati nelle mosse, un gruppo misto di rappresentanti del ‘circolo damistico’, donatori ed ‘esterni/intrusi’ i protagonisti di questa seconda edizione della kermesse; organizzata e voluta dalla FIDAS,federazione italiana associazioni donatori di sangue di cui il presidente, Rosario Mele, afferma «siamo alla seconda edizione, l’anno scorso siamo stati ospiti del Csv; cambiano i luoghi ma gli obiettivi che ci prefiggiamo nel corso di queste giornate sono sempre i medesimi e cioè la promozione di stili di vita sani, la buona compagnia, un agonismo rispettoso dei risultati e, perché no, una sensibilizzazione e,conseguentemente un avvicinamento all’associazione, poiché l’importanza dell’atto della donazione del sangue penso che,ormai, sia nota e le esigenze altrettanto. A tal proposito FIDAS Valle d’Aosta è pronta a partire, dal 27 febbraio con dei cicli di incontri, tenuti da esperti del ramo donazioni e trasfusioni, grazie ai quali sarà possibile documentarsi ed informarsi al meglio sulla donazione». Guest star, Paolo Faleo, pluricampione italiano di dama, Gran Maestro e presidente del circolo damistico di Aosta, attualmente impegnato nell’insegnamento della dama in alcune scuole medie e primarie aostane. «Mi occupo della materia ‘damistica’ nell’ambito delle attività di gioco realizzata in alcune scuole, molti sono i ragazzi che se ne appassionano e di conseguenza si iscrivono al circolo, un luogo dove coltivare e esercitare l’interesse per questa disciplina e riunirsi, per attività di ogni genere, con altrettanti appassionati della disciplina». Intanto i tavoli sono apparecchiati con l’occorrente, i partecipanti sono in arrivo, cala il silenzio e ci si concentra sulle partite che vedranno vittoriosi, sul podio, il giovanissimo Andrea Cantore, Davide Zhou e Siro Meynet.
(valeria luberto)