Maestro della banda municipale: la Corte d’Appello dà ragione al Comune
«La Corte d’Appello di Torino ribalta la sentenza di primo grado sul maestro della Banda. Accolte le ragioni del comune di Aosta».
E’ il testo del tweet postato poco fa dall’assessore alla Cultura Edoardo Paron in merito al ricorso presentato avverso la sentenza del giudice del lavoro che, lo scorso maggio, aveva condannato il comune di Aosta a risarcire il Maestro della Banda Rocco Papalia, precario dal 1983.
«Abbiamo soltanto il dispositivo della sentenza – commenta l’assessore Paron – per le motivazioni dovremo attendere la prossima settimana».
Secondo l’avvocato Federico Mavilla si trattava di «un precariato trentennale per il quale si era lungamente cercata la via della conciliazione, senza risultato».
Nei giorni scorsi, il ‘caso Papalia’ era stato oggetto di un incontro alla Cgil che aveva spiegato la necessità di sollevare la questione pregiudiziale alla Corte di Giustizia Europea «perchè si esprima sull’effettiva necessità di provare il danno per aver diritto al risarcimento».
La Corte di Cassazione così come la Corte d’Appello ritengono infatti che Papalia debba dimostrare che il fatto di non aver avuto un rapporto di lavoro a tempo indeterminato nonostante trent’anni di rapporto di lavoro sia stata causa di danno.
Il tribunale di Aosta aveva riconosciuto un risarcimento del danno al Maestro, quantificato in 20 mensilità.
(cinzia timpano)