Aosta: adottato il piano di rischio dell’aeroporto Gex
«Un atto dovuto per allinearsi alle normative nazionali e internazionali imposte dell’Enac per il quale esprimo piena soddisfazione visto che il comune capoluogo è stato tra i principali attori di questo documento». L’assessore alla Mobilità Stefano Borrello ha commentato così l’adozione, all’unanimità, del piano di rischio dell’aeroporto Corrado Gex, oggi pomeriggio in sede di II Commissione. Al piano di rischio sono interessati il comune di Aosta e i comuni di Quart, Pollein, Saint Christophe e Brissogne; «l’Enac richiede un documento di rischio unico, organico e non piani diversi». Il piano non ‘intacca’ il piano regolatore generale comunale del comune capoluogo, «non ci sono necessità di varianti – hanno spiegato i geometri Pasquale e Parma. IL piano di rischio ha comportato il blocco di qualsiasi attività, per il capoluogo fatto decisamente marginale. L’insediabilità nella zona è suddivisa secondo tre fasce ed è molto più alta di quanto non lo sia adesso, anche considerato che non insistono progetti di scuole, ipermercati, distributori, palazzetti dello sport, e in generale edifici dove è prevista un’alta concentrazione di persone».
Pur annunciando il suo voto al piano di rischio, il consigliere di Alpe Paolo Fedi ha precisato «che tutto ciò che ha interessato una logica di ampliamento dell’aeroporto, con tutti gli annessi, mi trovano concettualmente contrario». «Lo stesso vale per me – ha precisato l’assessore Borrello – ci sarebbero state altre priorità».
Nella foto, i geometri Parma e Pasquale illustrano le fasce di insediabilità del piano di rischio dell’aeroporto Corrado Gex.
(cinzia timpano)