«In Valle, la Fontina è snobbata e i prezzi sono offensivi per il lavoro dei campagnards»
«Chez-nous pochi credono all’eccellenza della Fontina e i prezzi sono offensivi per il lavoro dei campagnards.
Gerardo Bénéyton, presidente di Caseus Montanus interviene sulla querelle qualità-prezzi del prodotto caseario simbolo della nostra regione. Secondo Bénéyton è anche urgente rivedere i criteri di marchiatura della fontina, prestando più attenzione «al sistema marchiatura, prendendo provvedimenti drastici perchè marchiare come fontina tutto il formaggio non aiuta l’economia valdostana, abbassa la qualità del marchio e vanifica gli sforzi di tanti allevatori che della qualità hanno fatto una ragione di vita». Secondo il presidente di Caseus Montanus il prezzo praticato ai conferitori «è un vero e proprio scandalo; un’offesa al lavoro dei campagnards che quotidianamente sono impegnati nella manutenzione del territorio e la tutela dell’ambiente per salvaguardare i propri prati dal degrado. Non si può vivere ricevendo 6,20 euro al chilo per la Fontina di inverno e ancor più indignante sottolinea Bénéyton – è il prezzo di 6,40 euro al chilogrammo per la Fontina dalpeggio, quando al di fuori del foraggio, le aziende sono preda di continui aumenti fiscali e gestionali».
Beneyton fa autocritica; «bisogna ammettere che la Fontina messa in commercio nei mercati nazionali e internazionali è spesso di scarsa qualità a differenza ad esempio di ciò che succede con il formaggio Piave Oro, al centro di una politica di perseguimento di eccellente qualità».
Nella foto, il presidente di Caseus Montanus Gerardo Bénéyton.
(c.t.)