Calcio: il Vallée d’Aoste crolla in casa e trema
Adesso è dura. Il Vallée d’Aoste si fa sculacciare in casa dalla lanciatissima Giacomense (quinto successo di fila per gli emiliani) e sprofonda sempre più in classifica. La salvezza diretta, vista anche la vittoria del Santarcangelo sul già retrocesso Milazzo, è a cinque punti, ma, quello che più fa paura, è che il Fano (terzultimo, ma capace di battere il Savona secondo della classe) si è portato a sei lunghezze dai granata, che domenica saranno di scena proprio sul campo dei marchigiani.
E’ un VdA in rottura prolungata quello che al Cerutti si è fatto battere da un avversario salito a San Giusto con il fermo intento di non prenderle, ma che poi è riuscito a segnare il gol decisivo a 10′ dalla fine, nonostante fosse in dieci dalla mezzora del primo tempo. A preoccupare è la tenuta nervosa dei valdostani, che anche ieri (già privi di Jidayi, Iocolano e Rolando, fermati per due turni dopo le proteste di Castiglione) hanno pagato pesantemente dazio dal punto di vista disciplinare. Il tecnico Carbone è stato espulso per proteste in apertura di ripresa, mentre il centrocampista Andrea Gentile è finito sotto la doccia nei minuti di recupero per un doppio cartellino giallo. A Fano, poi, mancherà pure capitan Emiliano che, diffidato, è stato ammonito.
Una situazione pesante, quella del VdA, che però non porterà a scossoni da parte della società. Benny Carbone, da parte sua, nel dopo partita ha spazzato via qualsiasi dubbio sulla sua volontà di restare in granata fino al termine della stagione. «Sono molto deluso – ha ammesso il tecnico -, ma non mi dimetto. Sono convinto di poter ottenere la salvezza con questi ragazzi, anche dovessimo passare dai play out». Decisamente preoccupato il presidente Filippo Filippella. «Abbiamo giocato male, non c’è niente da dire – ha tuonato il patron nel post partita -, ma il tecnico non è in discussione, andremo avanti con lui fino alla fine del campionato. Non capisco l’atteggiamento dei calciatori, che hanno tutto per esprimersi al meglio e, invece, al momento della verità si sciolgono come neve al sole. In settimana parlerò con loro faccia a faccia, perché di questo passo rischiamo grosso».
(davide pellegrino)