Il sindaco di Aosta scrive al Presidente della Repubblica: «urgente rivedere i vincoli del patto di stabilità che affossano gli enti locali virtuosi»
«Voglio ringraziarla, come cittadino ancor prima che come amministratore, per l’alto senso di responsabilità da Lei manifestato, in una fase particolarmente delicata della vita del Paese e delle sue istituzioni». Inizia così la missiva che il sindaco di Aosta Bruno Giordano ha scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, all’indomani del giuramento. Secondo Giordano, «aver accolto l’invito rivolto da gran parte delle forze politiche ad accettare il nuovo incarico rappresenta per il Paese, la più autorevole garanzia che quelle riforme per troppo tempo rimandate e ora diventare necessariamente urgenti possano trovare una rapida e significativa soluzione». Giordano si riferisce, tra le altre, alla riforma della legge elettorale e della seconda parte della Costituzione oltre all’adozione dei provvedimenti che favoriscano la ripresa economica del Paese e il mondo del lavoro.
«Oltre alle congratulazioni Giordano ribadisce «l’impegno a far propri, nell’azione quotidiana, i moniti da Lei espressi in occasione del Suo discorso a Camere riunite». Scrive ancora Giordano, «mi permetta Signor Presidente di approfittare di questa occasione per significarle il mio personale convincimento – condiviso peraltro dai miei colleghi sindaci di tutta Italia autorevolmente rappresentati dal presidente Anci Graziano Delrio – che la ripresa economica del nostro Paese non possa prescindere da una revisione dei vincoli del patto di stabilità che attualmente condizionano fortemente la capacità di investimento anche di quelle pubbliche amministrazioni e in special modo degli enti locali – che si sono sempre distinti e continuano a distinguersi per la loro virtuosità, impedendo loro di finanziare progetti che potrebbero positivamente coniugare lo sviluppo territoriale con la rivitalizzazione della nostra imprenditoria».
Nella foto, il sindaco di Aosta Bruno Giordano.
(re.newsvda.it)