Concluse le esercitazioni di cinque elicotteri militari
«Mi dispiace per il disguido, non eravamo a conoscenza dello stato di allerta per la frana di Courmayeur, avevamo avvertito un mese fa che avremmo operato in questa zona, non volevamo allarmare la popolazione».
Sono le parole del Tenente Colonnello Emiliano Pellegrini del 34° gruppo squadroni Toro di Venaria Reale (Torino) illustrando l’attività dei militari, in Valle d’Aosta in questi giorni per un addestramento di volo in montagna in ambiente con condizioni climatiche e ambientali marginali.
La formazione di tre elicotteri che martedì sera, attorno alle 22, ha sorvolato Courmayeur effettuando alcune simulazioni di atterraggio sul Mont Chetif aveva scatenato il panico tra gli abitanti di Entrèves, da settimane in allerta per il distacco del movimento franoso dal Mont de la Saxe. «Questi sono gli unici aeromobili che possono operare in notturna – aggiunge il tenente colonnello Pellegrini -, quindi anche se abbiamo creato un po’ di scompiglio tra gli abitanti, almeno adesso sanno che in caso di emergenza c’è qualcuno che può andare a prenderli».
Una settantina i militari che da lunedì, allestito il campo a Pollein, hanno preso parte all’addestramento. Tra di loro anche una donna, la dottoressa Tenente Dafne Evangelista.
Cinque gli elicotteri che hanno volato in questi giorni in Valle d’Aosta, nelle zone del Rutor, del Monte Bianco e del Fallère. «Sono macchine adatte per diversi tipi di missioni – spiegano Pellegrini e il tenente colonnello Marco Cardillo del 54° Cefeo di Bolzano -, dal trasporto di personale o materiale, al recupero persone. Uno di questi, quello scambiato per un mezzo della Croce Rossa, è il Medevac, Medical Evacuation, con assetto per il trasporto di feriti all’ospedale, un altro è attrezzato con verricello per il recupero di persone dove non è possibile atterrare».
Non sono in Valle per preparare una missione particolare, spiegano, perché gli squadroni dell’aviazione dell’Esercito sono in continuo addestramento e pronti a partire, h24, per qualsiasi tipo di emergenza.
«Ora stiamo smobilitando, domani rientreremo a Torino. Ci terrei a ringraziare il Tenete Colonnello Patrick Farcoz e il Generale Antonio Maggi perché siamo qui grazie anche al supporto del Centro addestramento alpino» conclude Pellegrini.
In fotografia i Tenenti Colonnelli Marco Cardillo (a sinistra) e Emiliano Pellegrini (a destra) a bordo dell’AB 205, elicottero che nel 2018 andrà in pensione lasciando il posto ai più moderni NH 90.
(erika david)