Stella Alpina: «Siamo una garanzia per il futuro e per la governabilità»
Lesordio del comizio di chiusura della Stella Alpina allHostellerie du Cheval Blanc di Aosta,il presidente del movimento Maurizio Martin, davanti a una platea di 400 persone, lo ha riservato agli alleati della Lega Nord. «Ho scoperto che abbiamo degli amici che condividono con noi i progetti per il futuro della nostra comunità». Lonorevole leghista Giancarlo Giorgetti ricambia la cortesia, parlando di «intesa umana e condivisione dei valori che ci rendono compatibili. La Lega ha la capacità di fare passare messaggi forti ma è anche consapevole che la specificità della Valle dAosta va tutelata, ci impegneremo a far valere le buone ragioni della comunità valdostana non solo in Italia anche in Europa, declinando in modo nuovo questa specificità». Per il segretario regionale del Carroccio, Sergio Ferrero, «lesperienza è stata un buon banco di prova e auspico che il progetto politico possa andare oltre le regionali per il bene futuro della Valle dAosta.
Martin rivolgendosi ai candidati, dice: «E una lista rappresentativa di persone di buon senso che oggi ci vuole per fare della buona politica. Non si risolvono i problemi demonizzando gli avversari senza proporre nulla». Cita Martin il momento difficile per il turismo, lindustria; evoca lesigenza di maggiori servizi alla persona e di maggiori risorse per un territorio fragile. Conclude con una riflessione: «Malgrado la crisi economica siamo riusciti a mantenere i servizi alla popolazione». Ricorda le misure anticrisi a favore delle famiglie e delle imprese un pacchetto da 100 milioni di euro allanno – , snocciolando il Bon de chauffage, lo sconto sullenergia elettrica, la sospensione dei mutui, la riduzione dellIrap che «hanno aiutato le piccole e medie imprese e le famiglie a sopperire alla mancanza cronica di liquidità», ha sottolineato Martin. Elencando gli investimenti nel turismo, nellagricoltura, nelledilizia scandisce: «Abbiamo garantito governabilità e dato una risposta concreta ai problemi». Martin tira le somme del quinquennio alle spalle con una stoccata all’alleanza di centro-sinistra: «Siamo una coalizione omogenea; laltra è eterogenea: da un lato cè un ritorno al vecchio integralismo unionista e dallaltro cè un Pd in stato confusionale, lacerato da guerre intestine tra i moderati e i duri e puri dellestrema sinistra». Nella volata finale ribadisce: «Noi siamo una garanzia per un futuro politicamente e finanziariamente autonomo della Valle dAosta».
In apertura di serata la platea ha tributato un lungo applauso a Francesco Schimizzi, membro della segreteria regionale, che persino dal suo letto di ospedale – ora si è ristabilito – «ha continuato la campagna elettorale per noi; il suo telefono è sempre stato incandescente», ha citato Martin, ringranziandolo per l’impegno.
(danila chenal)