Regionali: M5S: «Denunceremo ciò che di losco c’è a Palazzo»
Bandito il monologo, i candidati del Movimento 5 Stelle, per il comizio di chiusura allHostellerie du Cheval Blanc di Aosta, scelgono il dialogo con il pubblico, rispondendo alle domande. C’è stato comunque spazio per i candidati di fare il punto della situazione. Ad aprire il dibattito, perché di questo si è trattato più che di un comizio, è stato Roberto Cognetta: «Qualcuno dirà che la vera alternativa è fatta da una costola dell’Union Valdotâin e magari qualcuno ci cascherà. Per quanto mi riguarda sono già contento di quanto fatto finora». Ad alzare il tiro ci ha poi pensato Luca Lotto: «Quello che mi fa più soffrire di questa campagna elettorale è che c’è un’indagine da parte della magistratura sullutilizzo dei fondi riconosciuti ai gruppi consiliari del cui esito purtroppo si saprà solo dopo le elezioni, è un peccato».
Stefano Ferrero stigmatizzata le modalità con le quali alcuni conducono la campagna elettorale: «Più ci guardiamo intorno più siamo convinti di rappresentare il rinnovamento. C’è chi chiama tre, quattro volte al giorno per avere voti, chi chiede consensi in cambio di promesse di lavoro; stiamo assistendo al peggio della Valle dAosta. La puzza di letame la sentiamo sia da una parte che dallaltra ed è per questo che siamo convinti della scelta di correre da soli. Bisogna tagliare la testa ai vertici perché sono ormai marci».
A concludere Maurizio Dossena, che ha spiegato quello che è poi il punto focale del Movimento, la politica fatta dai cittadini: «Noi, se entreremo vogliamo denunciare ciò che cè di losco in giro, ma per farlo abbiamo bisogno anche di voi cittadini, noi non saremo i consiglieri inavvicinabili o altezzosi che ci sono adesso, ma vogliamo farci vostri portavoce».
(matteo paolini)