Uv, l’avviso di garanzia a Rollandin al vaglio del Comité fédéral
«La notizia è talmente nuova e improvvisa che non abbiamo elementi per commentare. Bisogna guardare a vicende di questo genere con estrema freddezza». A parlare è Maurizio Martin, presidente di Stella Alpina, partner nelle trattative per la formazione del nuovo governo regionale. «Nei prossimi giorni faremo un’attenta valutazione». Prematuro per Martin parlare di ricadute politiche, riferendosi alla notizia che il presidente della Regione, Augusto Rollandin, è indagato per abuso d’ufficio nell’inchiesta sulla realizzazione del nuovo parcheggio dell’ospedale regionale Umberto Parini di Aosta.
Non rilascia dichiarazioni, invece, il presidente dell’Union Valdôtaine, Ego Perron, che si è detto «all’oscuro della vicenda. Quando avremo ulteriori elementi, faremo le dovute valutazioni». Del ‘caso Rollandin’ si discuterà domani, martedì 18, nel corso della riunione del Comité fédéral. «Era già convocato per discutere delle trattative per la formazione del governo, quindi in tale sede affronteremo anche questo argomento», ha commentato.
Una notizia, quella della notifica dell’avviso di garanzia ad Augusto Rollandin, che non sembra avere sorpreso più di tanto il capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli. «Noi di Alpe era ormai da tempo che nutrivamo perplessità circa la gestione dell’intera operazione legata alla realizzazione del nuovo parcheggio pluripiano dell’ospedale – afferma -. I nostri dubbi erano stati sollevati in tempi assolutamente non sospetti sia in Consiglio regionale, sia in Consiglio comunale, in particolare circa la modalità con cui erano stati assegnati i lavori». In merito alle possibili ripercussioni politiche, Patrizia Morelli preferisce parlare «una volta che si sarà riunito il gruppo esecutivo del movimento».
A dir poco taglienti le dichiarazioni rilasciate a riguardo da Stefano Ferrero del Movimento 5 Stelle: «I risvolti emersi in questi giorni dall’inchiesta, noi del Movimento 5 Stelle li avevamo già sollevati nel giugno del 2010, praticamente in concomitanza con la stipula del contratto di acquisto tra Regione e St-Bernard Srl – spiega -. A questo punto mi chiedo perché la magistratura ci sia arrivata con tre anni di ritardo, se dei semplici cittadini informati avevano già svelato l’arcano nel 2010». E’ un fiume in piena, Stefano Ferrero: «A questo punto mi chiedo anche perché i risultati delle inchieste sul parcheggio pluripiano e sulle spese dei gruppi consiliari siano stati resi noti soltanto due settimane dopo le elezioni; la trovo una cosa di una gravità inaudita, motivo per cui ci siamo già attivati per promuovere un’eventuale interrogazione parlamentare a Roma», puntualizza.
(Foto: Stefano Ferrero del M5S)
(danila chanal)
(patrick barmasse)