Lea Savona, sindaco di Corleone, ad Aosta per testimoniare che la lotta alla mafia non ha confini
Lea Savona, il sindaco antimafia del Comune di Corleone, in provincia di Palermo, martedì 9 luglio è salita in Valle d’Aosta per contraccambiare la visita fatta a fine maggio dalla delegazione valdostana scesa in terra di Sicilia in occasione della giornata conclusiva del Memorial Day (Gazzetta Matin, nel numero del 27 maggio scorso, diede ampio spazio a tale evento sia attraverso la testimonianza resa da Massimo Denarier del Sindacato autonomo di polizia, incaricato di accompagnare la comitiva di giovani studenti valdostani fin sotto l’Albero di Falcone a Palermo, sia attraverso quella raccontataci da Didier Pellissier dell’associazione di volontariato ‘Scelte Giovani’ di St-Pierre).
Lea Savona, salita ad Aosta, dicevamo, ha incontrato i componenti del Consiglio di Amministrazione del Celva, nel corso di un meeting che ha permesso agli stessi amministratori valdostani di confrontarsi in merito ai temi della legalità e della lotta contro tutte le mafie. «Sono stata eletta nel 2012 e questa è la mia prima esperienza di visita istituzionale al di fuori della mia terra», ha spiegato il sindaco di Corleone. «Con i comuni della Valle dAosta – ha proseguito – sento una particolare affinità legata allimportanza di salvaguardare, nei confronti dello Stato, le nostre specificità di autogoverno e le minoranze linguistiche. Nella mia città il 98% della popolazione non ha nulla da spartire con la criminalità organizzata: Corleone, da paese emblema della mafia, è oggi diventato un presidio di legalità. Il mio impegno è allora teso a fare conoscere il mio paese attraverso la sua cultura, la sua identità, la sua economia, i suoi prodotti tipici di eccellenza. Invito quindi tutti i sindaci della Valle dAosta a condividere con noi questa nuova direzione, avviando insieme un percorso di amicizia».
Un intervento, quello di Lea Savona, a cui il presidente del Celva nonché sindaco di Aosta, Bruno Giordano, ha replicato: «E’ sbagliato criminalizzare una comunità come quella di Corleone: i valdostani non vivono di pregiudizi, ma di opinioni. La mafia è un fenomeno prima di tutto culturale, che si combatte sviluppando una controcultura virtuosa, così come avete fatto nella vostra città. Inoltre, sono numerosi i cittadini valdostani originari della Sicilia, inseriti a pieno titolo nella nostra comunità».
A margine dellincontro è stata assegnata al presidente dellassociazione di volontariato ‘Scelte Giovani’ di St-Pierre, Didier Pellissier, la cittadinanza onoraria di Corleone.
Nella foto – da sinistra – Didier Pellissier, Lea Savona e Bruno Giordano.
(patrick barmasse)