Consiglio Valle, la minoranza compatta su legalità, lavoro, ferrovia e ambiente
«Non vogliamo ostacolare i lavori in Consiglio ma assolvere al nostro ruolo». Lo ha sottolineato Luigi Bertschy (Uvp) portavoce dei gruppi di minoranza – assente giustificato Nello Fabbri – nel presentare le nove mozioni che congiuntamente presenteranno in Consiglio Valle, convocato per il 24,25 e 26 luglio prossimi con all’ordine del giorno 63 oggetti. «Intendiamo offrire il nostro contributo per risolvere i problemi della Valle d’Aosta forti del fatto che con i nostri 34 mila voti rappresentiamo metà della comunità valdostana. Intendiamo chiarire qual è il progetto alternativo e questo va discusso anche con l’altra parte», ha aggiunto Bertschy, lanciando un messaggio di apertura – come lo ha definito – verso la maggioranza. Alcuni dei temi condivisi saranno centrati sulla legalità, sulla trasparenza. sul lavoro, sulle partecipate, sulla riforma dei Enti locali, sui trasporti e sul territorio e ambiente. «Le mozioni – ha motivato Bertschy – permettono di articolare le nostre proposte e di trovare, auspichiamo, una condivisione con la maggioranza». Rilancia la costituzione di un Osservatorio sui fenomeni mafiosi Alberto Bertin (Alpe) perché «rappresentano un problema sempre più inquietante», ha ribadito. Di comunanza di intenti ha parlato Stefano Ferrero del Movimento 5 Stelle: «Condividiamo l’esigenza di legalità, di ripulire l’amministrazione pubblica dai disonesti, di reperire risorse per affrontare la crisi, di adottare misure per uscirne. Sono iniziative che rispettano il mandato affidatoci dai nostri elettori», ha precisato. L’opposizione tornerà sulle partecipate per le quali Laurent Viérin a chiesto «maggiore trasparenza nelle assunzioni e nelle aggiudicazioni degli appalti perché sono una risorsa per tutti i valdostani e non possono essere utilizzate per gli scopi di un singolo». Citando la «situazione disastrosa del Casinò con 18 milioni di perdita», Albert Chatrian (Alpe) ha tuonato: «Stop al rollandinismo che ha portato a risultati pessimi. Noi non abbiamo la bacchetta magica ma una ricetta per le partecipate l’abbiamo: fissare per legge regole chiare». Jean-Pierre Guichardaz (Pd-Sinistra VdA) accennando alle iniziative sulla trasparenza e sulla legalità ha detto con candore: «Non potranno che essere sottoscritte da tutti visto che sono principi cardine di tutti gli amministratori». Elso Gerandin (Uvp) punta il dito contro la Centrale unica di committenza : «Non ho nulla contro Inva, che va valorizzata, ma così saranno penalizzati i Comuni e le risorse umane di cui dispongono e che sono preposte all’acquisizione di beni e servizi». In sintonia Chantal Certan (Alpe) e Raimondo Donzel (Pd-Sinistra VdA) sul fatto che «il tema dei trasporti e della ferrovia è improcrastinabile». All’assessore Aurelio Marguerettaz chiedono un’agenda e cifre certe per la modernizzazione della ferrovia. Alessandro Nogara è tornato sull’importanza di «ridare dignità ai lavoratori forestali e certezze agli agricoltori allo stremo». A trattare l’argomento ambiente Fabrizio Roscio (Alpe) che ha detto «no alla cultura delle ruspe, del denaro e del profitto di alcuni; sì alla preservazione del paesaggio antropizzato perché l’ambiente è anche opportunità di ricchezza».
(Foto: alcuni consiglieri di minoranza)
danila Chenal