Morte Alberto Chadel, gli amici superstiti: «Una distrazione durata una frazione di secondo, nessuno era ubriaco»
«Una distrazione durata soltanto qualche frazione di secondo, il tempo di accorgerci che Xavier aveva tolto una mano dal volante per cambiare la frequenza radio. Dopodiché abbiamo soltanto sentito un grosso botto, il pick-up rimanere per un paio di secondi in bilico sul ciglio del versante, poi abbiamo pensato che per noi era arrivata la fine».
E’ questa la dinamica della tragedia del 29 agosto a Valtournenche raccontata direttamente da Denis Duclos, 19 anni di Gignod, e Federico Squinabol, 19 anni di Etroubles, usciti praticamente illesi dall’incidente sulla strada poderale dell’alpeggio ‘La Manda di Dragon’ (FOTO), in cui ha perso la vita Alberto Chadel, 19 anni di St-Vincent, e in cui è rimasto ferito anche colui che era alla guida del fuoristrada, quello Xavier Chatillard – 18 anni di Torgnon – senza patente (perché non ancora conseguita) e con un tasso alcolemico nel sangue superiore al limite previsto dalla legge (per questi motivi risulta indagato per omicidio colposo dalla Procura, che nel frattempo starebbe valutando l’eventualità di iscrivere nel registro degli indagati anche qualche suo familiare per incauto affidamento).
«Nessuno, ripetiamo nessuno, nemmeno Xavier, era ubriaco», puntualizzano Duclos e Squinabol.
L’intervista esclusiva ai due ragazzi scampati alla morte sul numero di Gazzetta Matin in edicola lunedì 9 settembre 2013.
(patrick barmasse)