Resort & Casinò: l’aut aut dell’azienda: o accordo quadro o licenziamenti collettivi
«Di certo c’è la determinazione dell’azienda che ieri sera ha presentato un documento che ricalca l’ipotesi di accordo quadro per il forte ridimensionamento dei dipendenti della Saint Vincent Resort & Casinò. Determinazione che si riferisce ai tempi – brevi – entro i quali l’azienda intende muoversi e nei termini perentori usati nel caso in cui l’accordo non si raggiunga. L’azienda ha infatti chiaramente fatto sapere che procederà in modo unilaterale. Questo significa che si attiveranno licenziamenti collettivi; certo l’intervento delle RSU potrebbe smorzare la gravità dei provvedimenti, ma si parla comunque di mobilità e di 150 lavoratori in esubero».
Il segretario della Cgil valdostana Domenico Falcomatà commenta l’incontro avvenuto ieri sera, lunedì, al Casinò, tra i rappresentanti delle segreterie sindacali e il direttore delle risorse umane dell’azienda Rodolfo Buat. Non erano presenti, per scelta aziendale, i rappresentanti delle RSU.
Sul tavolo, due questioni: il piano industriale e il progetto di ridimensionamento dell’organico e la parte più complessa, quella dell’uscita di 150 lavoratori che di intreccia con il recupero di produttività, la mobilità, le ipotesi di esternalizzazione. Si è parlato dell’ingresso in azienda di giovani, per i quali si ipotizza un inquadramento che fa riferimento al contratto del turismo, certo meno vantaggioso di quello applicato oggi».
«Una situazione di crisi che fino a 4-5 mesi fa veniva negata oggi emerge in tutta la sua gravità – commenta Falcomatà – l’azienda è perentoria: il costo del lavoro deve diminuire (si parla di 12 milioni di euro in tre anni, ndr) per lasciare spazio a investimenti. Mi pare una situazione già vista, come successe nel 2009; oggi però la situazione globale è decisamente più grave.
Nei prossimi giorni, al più tardi a inizio della settimana prossima dovrebbe tenersi un’assemblea con i lavoratori, 800 circa (620 della casa da gioco e circa 180 per la parte di servizi alberghieri del Grand Hôtel Billia); «è fondamentale che i lavoratori siano messi al corrente, per capire cosa sta succedendo all’azienda e quali siano le ipotesi per il futuro senza che debbano apprenderlo dalla tv o dai giornali. Dal canto nostro, ci auguriamo di intraprendere un percorso unitario con i sindacati senza dover arrivare alla decisione unilaterale dell’azienda di applicare l’ipotesi di accordo quadro».
Nella foto, il segretario della Cgil VdA Domenico Falcomatà.
(cinzia timpano)