Treni: bufera sull’Aosta-Chivasso e sui 520 milioni di euro del Governo
La notizia di 521 milioni di euro che il governo stanzierebbe per la riqualificazione della linea ferroviaria Aosta-Chivasso, annunciata lunedì a Ivrea dal vice presidente della Commissione Trasporti, Stefano Esposito, ha innescato un susseguirsi di reazione nel mondo politico valdostano.
Subito all’attacco il Pd «Se dovessero essere confermati i 500 milioni di euro per la nostra tratta ferroviaria – comenta il consigliere Raimondo Donzel -, ci sarebbero finalmente le risorse per rilanciare l’infrastruttura valdostana sia attraverso l’elettrificazione, sia attraverso la messa in sicurezza di alcune gallerie, nonché attraverso raddoppi selettivi, con la possibilità di eliminare gli ultimi passaggi a livello. Al fine di non disperdere risorse pubbliche – conclude -, va congelato l’acquisto dei treni bimodali, in attesa di verificare se avrà corso il disegno di legge finanziaria dello Stato».
«Ci chiediamo con sgomento dove siano i parlamentari valdostani e a che gioco stia giocando il Governo regionale – commenta il gruppo consiliare Alpe -. Perché è inaccettabile la posizione dell’assessore ai trasporti Marguerettaz, il quale insiste con i bimodali e ribadisce la non fattibilità di una linea ferroviaria degna di tal nome per la nostra regione perseverando con atteggiamenti guasconi in Consiglio e in Commissione. Delle due l’una – conclude Alpe -: o la Giunta regionale è all’oscuro di tutto e deve riconoscere la sua inadeguatezza, oppure sta volutamente prendendo in giro i valdostani».
Anche il gruppo Uvp interviene nel dibattito puntando il dito sulla mancata informazione del finanziamento da parte dei parlamentari e della Giunta. «Questo silenzio, in un momento in cui il Consiglio Valle si è confrontato più volte sulla questione, pone degli interrogativi sul lavoro dei nostri parlamentari a Roma. Siamo molto preoccupati perché non c’è stata la necessaria attenzione politica su questa tematica».
Assente l’assessore ai trasporti Aurelio Marguerettaz, impegnato a Roma, dall’assessorato allargano le braccia. «I nostri dirigenti stanno cercando di informarsi – fanno sapere -, erano in corso delle trattative col governo per avere risorse in tal senso, ma non sapevamo nulla di questo stanziamento. Stiamo cercando di informarci per capire se questi soldi, che dovrebbero essere contenuti in una tabella allegata a un disegno di legge, esistono davvero».
(erika david)