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Trasporto pubblico: Legambiente, tagli alle corse creano disagi e disoccupazione

Trasporto pubblico: Legambiente, tagli alle corse creano disagi e disoccupazione

L'associazione ambientalista lamenta il taglio del 10% del finanziamento e denuncia le ricadute negative sulla qualità del servizio, sull'occupazione e sulla qualità dell'aria

Legambiente lamenta il taglio del 10% del finanziamento regionale per il servizio di autobus – con la perdita anche di 60 posti di lavoro -, sottolineando come «in questi giorni si cominci a vederne gli effetti, con l’applicazione dei nuovi orari da parte di Vita, Savda e Svap».
Si chiede l’associazione ambientalista se a fronte dei disagi che stanno emergendo se «non sarebbe stato saggio, se proprio il taglio doveva essere effettuato, avviare preventivamente una consultazione tra gli utenti, per capire dove si poteva sopprimere parte dei servizi arrecando il minor danno possibile? Invece, come già accaduto nel 2012 con l’adozione dei nuovi appalti, si è preferito mettere i cittadini di fronte al fatto compiuto, per poi correre ai ripari in caso di proteste». Denuncia Legambiente le ricadute sul piano occupazionale: «Ovviamente, visto che ci saranno meno autobus in circolazione, il personale in eccesso verrà lasciato a casa. In tempi come questi, vista l’enorme difficoltà a trovare una nuova occupazione per chi viene licenziato, si sarebbe volentieri fatto a meno di un taglio raso che incide anche sul lavoro. Anche perché, a nostro avviso, i sacrifici potevano essere meglio indirizzati. Per esempio, restando nell’ambito dei trasporti, perché la Regione continua ad investire milioni sul fantomatico aeroporto, dal momento che l’Enac lo ha eliminato dal proprio piano strategico, e non si riesce neppure ad avviare il volo per Roma?». L’associazione teme infine «riflessi negativi anche sulla qualità dell’aria nella Plaine. Alcune soppressioni di corse costringeranno i cittadini che si recavano al lavoro in autobus a rinunciare a questa comoda ed ecologica soluzione, ricorrendo nuovamente all’auto privata».

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