Un fiore al proprio amore, alla faccia della crisi
Fiore fa rima con amore, e a San Valentino difficilmente si rinuncia a un omaggio floreale per la propria innamorata.
Per questo motivo i fioristi valdostani sono ottimisti nell’attesa degli acquisti per San Valentino, nonostante il periodo di crisi.
«Sicuramente in un momento così economicamente faticoso si prevede un ridimensionamento nei budget di spesa, ma nessuno negherà il tradizionale omaggio floreale» commenta Valeria Vigna, presidente della categoria e componente del direttivo Giovano imprenditori di Confcommercio.
Il grande classico è sicuramente la rosa rossa a stelo lungo, ma negli ultimi anni le scelte, i gusti e i portafogli dei clienti si sono orientati anche su rose di altri colori o addirittura su altri fiori come i tulipani o i girasoli.
«Abbiamo fiori e composizioni per tutte le fasce di prezzo – spiega Vigna -, molti pensano che siamo noi fioristi ad aumentare i prezzi, ma non è così, è direttamente la produzione che stabilisce gli aumenti. Comunque la singola rosa parte da 1,50 euro a un massimo di 5. Ce ne’è per tutte le tasche».
«La festa di San Valentino aggiunge Valeria Vigna – rappresenta per le nostre aziende un primo importante appuntamento per la ripresa dei consumi, in un periodo nel quale i costi di gestione delle aziende sono enormi anche a causa della salassata piovutaci addosso dalla Tares che per la nostra categoria è stata aumentata in certi casi di oltre il 500%!»
Tutti i fioristi sono quindi pronti a soddisfare le richieste di San Valentino con l’auspicio che le attuali difficoltà non impediscano l’espressione di un gesto romantico così tanto gradito dal mondo femminile.
(e.d.)