Consiglio Valle: la maggioranza respinge la risoluzione sulle dimissioni di Baccega
La restituzione della delega al Casinò da parte dellassessore al Bilancio Mauro Baccega non soddisfa Alpe, M5S, Pd-Sinistra VdA e Uvp che sulle sue dimissioni non demordono. La risoluzione nella quale la reclamano non passa, il voto segreto non fa proseliti (18 contrari e 16 a favore): agli alleati basta il gesto di «responsabilità e dignità» – secondo le parole del consigliere Leonardo La Torre di Baccega. Imperturbabile durante tutto il dibattito il capo del governo Augusto Rollandin, che ha continuato a firmare dossier. Nel chiudere la pletora di interventi ha sottolineato: «Il figlio di Baccega ha avuto unidea e ha presentato un progetto. Tutti avrebbero potuto farlo. Personalmente ero favorevole a rifiutare la restituzione della delega. Per le partecipate con la dovuta gradualità devono essere introdotte delle regole». Andrea Rosset fa i complimenti a Rollandin: «Lei ha fatto uno slalom incredibile, potrebbe partecipare alle olimpiadi».
Così nel dibattito. «Noi non non vogliamo attentare alla carriera di un giovane, qui mettiamo in dubbio un sistema. Nessuno si permette di giudicare una persona ma abbiamo dubbi sul metodo e sul percorso. Non abbiamo chiesto di sbolognare una grana ma unassunzione di responsabilità vera» chiosa il capogruppo del Pd-Sinistra VdA Raimondo Donzel, intervenuto nel dibattito sullaffaire Baccega (le collaborazioni del figlio dellassessore con il Casinò), ribadendo la richiesta di dimissioni. Schietto come al solito Stefano Ferrero (M5S): «Di lacrime ne ho viste tante anchio di gente di tutte le età depresse e disperate ma questi non avevano un babbo che portava a casa novemila euro. Non ci soddisfa la rimessa della delega, è un semplice escamotage. Ci aspettiamo ancora un passo indietro che sarebbe un segnale di correttezza che aspetta anche i valdostani.
Lalleato dellUv sodidarizza con lassessore Baccega, per bocca di Leonardo La Torre. «Qui non vi è un banco degli imputati perché vi fosse non sarebbe così piccolo da contenere una sola persona. Ci sono diritti per tutti e tra questi il diritto alla dignità per il figlio di un uomo che ha saputo riconoscere il suo errore. Restituire la delega è un atto di dignità e di responsabilità, certo sottolinea un errore che lui riconosce, magari lo facessero in tanti; non è certamente un atto illegittimo, indubbiamente è un atto discutibile. Credo che per quanto sta accadendo in aula vada riconosciuto allassessore Baccega di aver fatto, in modo aperto non nascondendo le emozioni,un gesto che non avrebbero fatto tutti. Stefano Borrello esprime dapprima la «solidarietà a Baccega dal punto di vista umano e politico» e poi perora la causa del collega di Movimento evocando «la buona fede dellassessore Baccega che ha fornito informazioni spontanee al Consiglio e non si è sottratto al dibattito; non è atto illegittimo ma di mera opportunità politica; ci siamo confrontati e abbiamo accolto in maniera favorevole la restituzione della delega sul Casino’>.
(danila chenal)