Casa da Gioco, Falcomatà: «Frigerio dia le dimissioni», Casinò: «Cgil rettifichi le affermazioni»
«In nessuna occasione lAmministratore Unico della Società, Luca Frigerio, ha affermato che il costo del personale della Casa da gioco di Saint-Vincent è il più alto rispetto al mercato dei Casinò italiani. Il segretario regionale della Cgil Valle dAosta che è pregato cortesemente di rettificare le proprie affermazioni» conclude così la nota diffusa ieri sera dal Casinò de la Vallée in seguito alle esternazioni di Domenico Falcomatà, segretario regionale Cgil, a proposito dei costi del personale della casa da gioco.
Falcomatà puntava il dito sull’amministratore unico Luca Frigerio e sulle dichiarazioni che avrebbe fatto sia nell’audizione in quarta commissione di martedì, sia a mezzo stampa, chiedendone le dimissioni.
«Le dichiarazioni rilasciate dall’amministratore della Casa da Gioco sono irricevibili – dice Falcomatà – sono assolutamente fuori luogo, è inaccettabile che l’inacapacità gestionale di uno ricada su tutti i lavoratori della Saint Vincent Resort & Casinò. Quando si parla del costo del lavoro che è più alto rispetto alle altre case gioco in italia si dice una falsità, le retribuzioni dei dipendenti di Saint-Vincent sono in linea con le altre aziende italiane. É un vero e proprio atto di irresponsabilità scaricare sul personale l’andamento negativo di una casa da gioco che negli anni è stata gestita in maniera leggera e poco professionale portandola ai livelli di oggi».
«Le sue dichiarazioni – continua il segretario regionale – dimostrano la totale incapacità e immaturità del gruppo dirigente. La CGIL non ha mai visto come tabù un taglio alle retribuzioni ma non si vedono nei piani d’investimento e di marketing altre vie oltre questa. Chiediamo quindi, dopo questa ennesimo grave errore, che l’amministratore delegato riconosca il suo fallimento e rassegni le dimissioni e che ai tavoli di trattativa si presentino dirigenti capaci di rilanciare veramente una struttura fondamentale per l’economia della Regione».
Non tarda la replica del Casinò che «smentisce categoricamente quanto asserito».
«Pare inevitabile però rimarcare che – prosegue la nota della casa da gioco -, a seguito della grave crisi che colpisce il settore, altre Case da gioco sono intervenute con accordi di solidarietà che prevedono tagli al costo del lavoro dal 10 al 30%. Queste informazioni sono contenute nella documentazione che è stata consegnata alle Organizzazioni Sindacali dove, peraltro, viene fatto un confronto con la media del costo del lavoro a livello nazionale e, conseguentemente, non delle sole Case da gioco, confronto effettuato su dati statistici ufficiali forniti dallInps».
«Questi dati – conclude – sono quindi a conoscenza del Segretario regionale della Cgil Valle dAosta che è pregato cortesemente di rettificare le proprie affermazioni».
(re.vdanews.it)