Furto: assolto dall’accusa di aver rubato in un appartamento del Villair di Quart
«Assolto per non avere commesso il fatto». E’ la sentenza pronunciata questa mattina dal giudice monocratico del Tribunale di Aosta, Marco Tornatore, nei confronti di Domenico Mammoliti, 27 anni di Aosta (FOTO), finito in manette nel giugno del 2013 nell’ambito dell’operazione ‘Hybris’ sulla ‘ndrangheta in Valle d’Aosta.
Il giovane questa mattina era chiamato a rispondere dell’accusa di furto per i fatti che si sarebbero verificati nel periodo compreso tra i mesi di gennaio e marzo del 2013 all’interno di un appartamento al Villair di Quart, che l’ex gioielliere Marino Pasquettaz aveva locato a una famiglia di origine marocchina.
Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Pasquale Longarini, che al termine della sua arringa aveva chiesto la condanna dell’imputato a due anni di reclusione, nell’alloggio in questione – complice l’assenza dell’affittuario per motivi personali – Domenico Mammoliti avrebbe forzato la porta di ingresso dell’appartamento, per poi ‘ripulire’ le stanze di tutto quanto era presente al loro interno per poter ospitare nell’alloggio alcuni parenti di Ferdinando Taccone di St-Marcel, anche lui finito agli arresti nell’ambito dell’operazione ‘Hybris’.
Un’istruttoria, quella dell’accusa, «monca e contraddittoria – ha spiegato in aula il legale difensore di Domenico Mammoliti, l’avvocato Antonino Laganà – a partire dal fatto che nel capo di imputazione si parla di una finestra forzata, mentre la parte offesa ha sempre sostenuto che a essere forzata era stata la porta di ingresso».
Dopodiché l’avvocato Laganà ha voluto smontare la tesi secondo la quale Domenico Mammoliti avrebbe avuto il controllo totale sul bene immobile di Marino Pasquettaz, fattispecie non rispondente al vero – secondo la difesa dell’imputato – visto che «il canone d’affitto pagato dall’inquilino marocchino veniva incassato da un altro Mammoliti, Santo», ha affermato ancora l’avvocato Laganà (per la presunta riscossione forzosa dei canoni d’affitto degli appartamenti di Marino Pasquettaz, sia Domenico che Santo Mammoliti sono stati denunciati per truffa ed estorsione nell’ambito di un separato procedimento).
In un simile contesto, che ha spinto il giudice Marco Tornatore ad assolvere l’imputato dall’accusa di furto, sono poi spuntate fuori alcune dichiarazioni rese da un super testimone di origine albanese, che però non sono state confermate questa mattina in aula in quanto l’uomo nel frattempo si è reso irreperibile.
(pa.ba.)