Che il nuovo governo nasca in tempi brevi
Archiviate le dimissioni degli otto assessori regionali, partono le consultazioni tra le forze politiche per cercare di trovare una soluzione all’impasse che si è venuta a creare. Confronti prima tra le segreterie poi, se queste dovessero fallire, la parola passerebbe al Consiglio Valle, e solo come ultima ratio – sembra siano tutti d’accordo in Consiglio Valle – tra sessanta giorni sarebbero indette le elezioni anticipate.
Alla politica noi cittadini chiediamo di evitare meline e di fare presto. Ai cittadini interessa come si governa e non chi governa. La legislatura iniziò con il piede sbagliato a causa di una legge elettorale farlocca che di fatto ha decretato un pareggio tra gli schieramenti. Impossibile, quindi, governare. Il perdurare della crisi e i continui tagli del governo centrale non hanno fatto altro che acuire il disagio dei valdostani. Se poi ci metttiamo alcune scelte politiche del governo Rollandin che, proprio in tempi così duri, sono risultate difficili da capire e accettere, ecco che dopo un braccio di ferro durato una decina di mesi siamo arrivati alla situazione di partenza.
Personalmente, chiedo di fare in fretta. Non ci vuole molto per capire che ci sono rapporti personali che non potranno essere risolti positivamente. Alpe, Uvp, Pd e M5S vogliono un cambiamento di rotta, di metodo. Cambiamento radicale, che non può passare solo attraverso il salto della quaglia di qualche consigliere regionale, perché se è vero che un governo si regge sui numeri, è altrettanto vero che chi fino a oggi ha portato avanti una certa politica (leggasi magari Stella Alpina), da domani non potrà cambiare completamente pelle. Pertanto, dico: sì a un nuovo governo che metta mano a legge elettorale e ai provvedimenti più urgenti, e poi via a nuove elezioni.