Calcio e salute: il Vallée d’Aoste lancia il progetto delle 5 S
Prosegue l’impegno del Vallée d’Aoste sul versante medico. «Per noi lo sport non è soltanto un’attività fisica, ma anche l’occasione per fare ricerca scientifica – ha spiegato oggi in conferenza stampa la dottoressa Maria Giovanna Filippella, medico sociale dei granata da due stagioni -. Proprio per questo abbiamo studiato il progetto Cinque S (ovvero sport, salute, scienza, sapienza e solidarietà) che ha l’obiettivo di promuovere degli stili di vita sani. In questa stagione abbiamo cominciato con la prima squadra, dalla prossima ci dedicheremo al settore giovanile. Per i giocatori che militano in serie D abbiamo organizzato delle lezioni nel corso delle quali abbiamo spiegato la corretta alimentazione, consegnando loro un diario alimentare e una dieta mediterranea personalizzata per ogni giorno della settimana a seconda del tipo di attività fisica previsto dall’allenatore. Dai dati ottenuti, abbiamo scoperto che i nostri giocatori erano abituati ad assumere quantità caloriche inferiori rispetto a quelle che spendevano durante l’attività agonistica. Il nostro progetto con i più piccoli scatterà da settembre e non sarà riservato soltanto ai tesserati del Vallée d’Aoste: chiunque fosse interessato (enti, società o singoli) si può rivolgere al nostro segretario Alessandro Badii in sede a St-Christophe».
Ad affiancare Maria Giovanna Filippella è la nutrizionista Giulia Cipriani. «Quello di quest’anno è stato il punto di partenza per un qualcosa di molto più ampio – ha dichiarato la dottoressa (in foto assieme al medico sociale granata) -. Il nostro obiettivo è sensibilizzare i bambini, che saranno poi i nostri portavoce all’interno delle loro famiglie per migliorare lo stato di salute a lungo termine, prevenendo alcune tra le più gravi malattie del nostro tempo. Il nostro è un discorso di educazione all’alimentazione che coinvolge i bambini, e, inevitabilmente, anche le famiglie. Le cinque S riassumono bene quello che ci siamo prefissati di raggiungere: lo sport è il punto di partenza, la scienza è uno degli strumenti utilizzati, la salute è il bene che vogliamo tutelare, la solidarietà è sinonimo di sensibilizzazione dei ragazzi e la sapienza vuole dire far capire ai giovani i limiti oltre i quali non andare».
(d.p.)