Sbornia letale: un micidiale mix di alcol e droga come probabile causa della morte del giovane moldavo
Una «sospetta overdose». Sarebbe da ricercarsi in un micidiale mix di alcol e droga la causa della morte di Artur Gutu, il venticinquenne di origine moldava trovato privo di vita domenica, tra le 13.30 e le 14, nel letto sul quale si era coricato una manciata di ore prima, dopo essere rientrato a casa in evidente stato di alterazione.
A confermarlo era stata la zia del giovane, che da qualche tempo ospitava il nipote all’interno del suo appartamento di via Binel, ad Aosta, che nell’ambito delle prime sommarie informazioni rese ai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Aosta aveva affermato di essersi accorta dello stato di ubriachezza palesato da suo nipote al rientro dalla serata trascorsa con amici.
Artur Gutu era rientrato a casa «tardi al mattino, sicuramente dopo l’alba», avevano fatto sapere fonti investigative.
Coricatosi a letto, la zia era uscita poco dopo per andare a lavorare; al suo rientro nell’alloggio di via Binel, il ragazzo era disteso sul letto, ormai privo di vita, quasi come se dormisse ancora.
Il pm Luca Ceccanti, visti i primi riscontri dell’esame autoptico svolto ieri – martedì 29 aprile – dal medico legale Mirella Gherardi, ha disposto anche l’esame tossicologico sui tessuti prelevati dalla salma di Artur Gutu, che a seguito del nulla osta rilasciato dalla Procura, verrà rimpatriata in Moldavia nella giornata di sabato.
Il medico legale avrà 60 giorni di tempo – salvo la richiesta di un’eventuale proroga – per il deposito della relazione.
(pa.ba.)