Consiglio Valle: approvato il Piano straordinario per i cantieri forestali, ma in aula è scontro su dove si è andati a reperire i fondi necessari
Approvazione all’unanimità, quella accordata questo pomeriggio dal Consiglio regionale – convocato in seduta straordinaria – al disegno di legge regionale numero 21 recante ‘Finanziamento di un Piano straordinario di interventi di natura agricolo-forestale e nel settore delle opere di pubblica utilità’.
Il provvedimento, licenziato il 28 marzo scorso dalla Giunta regionale, ha l’obiettivo di «favorire l’occupazione di quei lavoratori, rispettivamente di età superiore a 45 per le donne e a 55 anni per gli uomini, che per limitazioni fisiche o per problematiche socio-familiari sono svantaggiati nell’inserimento nel mercato del lavoro».
Nel corso della discussione del disegno di legge è stato approvato un emendamento presentato dalla maggioranza, volto a consentire, nel caso di mancato utilizzo di tutte le risorse previste per il finanziamento del Piano, pari a 2,3 milioni di euro, di procedere in via prioritaria all’occupazione di soggetti con invalidità certificata anche se non in possesso del requisito anagrafico e, subordinatamente, di età progressivamente inferiore a 55 anni, ma di età superiore a 50.
In sede di discussione generale del provvedimento, il consigliere dell’Uvp, Alessandro Nogara, ha dichiarato: «Abbiamo svolto degli incontri sul territorio con gli operai per capire le loro problematiche. Abbiamo anche presentato diverse iniziative in quest’aula, e con una mozione si è finalmente stabilito che i cantieri forestali sono importanti. Peccato che per convincervi abbiamo dovuto impiegare dieci mesi. Notiamo poi che nel disegno di legge, i fondi sono stati reperiti in capitoli diversi da quelli che avevamo individuato noi. Abbiamo comunque proposto che con i soldi avanzati dalle mancate assunzioni si possa abbassare drasticamente l’età anagrafica degli operai».
Sull’argomento, il capogruppo del Pd-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, ha invece affermato: «Questo Piano darà la possibilità ai lavoratori idraulico-forestali iscritti nella graduatoria regionale di avere quelle 67 giornate di lavoro in un anno che sono indispensabili per maturare almeno un’annualità dal punto di vista contributivo, e di avvicinarsi così alla pensione. Si tratta di un’elemosina, ma la situazione occupazionale in Valle d’Aosta è così grave che le persone aspettano questa misura con ansia. C’è però da rilevare che, rispetto ai fondi che chiedevamo noi, distogliendoli dall’aeroporto per esempio, si è andati a spiluccare qua e là nelle pieghe del bilancio, andando a intaccare anche il settore degli investimenti».
Replicando alle critiche della minoranza, l’assessore all’agricoltura Renzo Testolin ha spiegato: «Con le 67 giornate lavorative si garantirà un anno di anzianità ai cinquantacinquenni. L’impegno in riferimento al reperimento dei fondi è stato portato avanti con solerzia dalla Giunta».
(pa.ba.)