Consiglio Valle: «Votatevi il Presidente e assumetevene la responsabilità»
«La presidenza del Consiglio non dovrebbe rientrare negli accordi spartitori ma essere oggetto di un confronto istituzionale e politico perché il presidente è chiamato a rappresentare tutto il Consiglio in modo autonomo rispetto alla Giunta e non può essere promanazione della Giunta, è ruolo per niente facile». Così il capogruppo di Alpe Patrizia Morelli, intervenendo in aula nel dibattito sullelezione del presidente del Consiglio. Per Morelli «i due alleati non hanno saputo raccogliere la disponibilità al confronto: nessun incontro ma sei giorni di attesa inutili».
Rilancia Raimondo Donzel, capogruppo Pd-Gauche valdôtaine «E con un certo rammarico che mi rendo conto che stiamo vivendo quanto vissuto 10 mesi fa. State assumendo un comportamento incomprensibile allesterno: si dica votiamo prima il nostro Presidente e poi parliamo. Facciamola finita con questa burla». Dice no al teatrino Donzel ma si al confronto su punti concreti come la riduzione dei costi della politica, la pubblicità delle sedute degli organi consiliari, listituzione di Commissioni speciali, la razionalizzazione e programmazione delle attività promozionali e culturali della Presidenza del consiglio e la riorganizzazione del personale e delle strutture operative degli uffici del Consiglio.
Così Stefano Ferrero, capogruppo del Movimento 5 Stelle: «Quanta ipocrisia cè stata. Il posto di presidente del Consiglio è sostanzialmente il nono assessorato per come alla faccia della figura di garanzia che riveste il presidente. Perché lasciare otto infelici, avreste potuto fare un soppalco per non deludere nessuno. Mi spiace per il collega Marco Viérin, perché se ci fosse stato un percorso diverso il M5S non aveva nessuna pregiudiziale».
(danila chenal)