Maxi processo Fontine: venerdì in aula alcuni indagati le cui posizioni sono state poi archiviate
Riprenderà dopodomani, venerdì 20 giugno, con l’udienza in cui verranno ascoltati dieci testimoni citati dal pm Pasquale Longarini, alcuni dei quali erano stati indagati nell’ambito delle indagini preliminari (poi le loro posizioni furono archiviate), il maxi processo sul bestiame contaminato e le Fontine adulterate che vede sul banco degli imputati complessivamente 48 persone tra allevatori e loro collaboratori, veterinari, responsabili di laboratori di analisi e produttori lattiero caseari operanti in Valle d’Aosta.
Nell’udienza in programma oggi, mercoledì 18 giugno, davanti al collegio presieduto da Marco Tornatore (giudici a latere Paolo De Paola e Davide Paladino) sono sfilati alcuni testimoni citati dall’accusa.
Più nel dettaglio, questa mattina si sono affrontati i capitoli relativi alla presunta commercializzazione come burro di zangolato di crema fresca non idoneo al consumo umano, la produzione di Fontina DOP con latte proveniente da capi alimentati (anche) con fieno non autoctono e il ritrovamento di un bidone con dentro paillettes contenenti sperma bovino proveniente dalla Svizzera.
In tutte e tre le casistiche le dichiarazioni rese dai testimoni non hanno apportato novità di rilievo rispetto a quanto già emerso nell’udienza del 13 giugno scorso, quando a parlare furono gli inquirenti dei Nas di Torino e del Corpo forestale valdostano.
Anzi, alcune deposizioni di oggi hanno in qualche modo fatto traballare alcuni elementi contenuti nell’impianto accusatorio, anche se l’udienza di venerdì 20 – l’ultima prima della pausa estiva – permetterà sicuramente di capirne qualcosa di più, anche perché le deposizioni dei testi indicati in lista partiranno dalla presunta importazione illecita di bovini adulti e di vitelli dalla Svizzera, ipotesi di reato dalla quale partì la maxi inchiesta sul bestiame contaminato e le Fontine adulterate.
Nel frattempo, nell’udienza di oggi il pm Pasquale Longarini – che in principio aveva chiesto l’esame di tutti e 48 gli imputati – ha espresso l’intenzione di sentirne soltanto 10, mentre le rispettive difese hanno richiesto l’esame di 16 imputati.
(pa.ba.)