Regione: le minoranze vanno all’attacco sul nuovo governo
«Il Consiglio regionale di ieri, con la difficile elezione di Marco Viérin alla Presidenza del Consiglio, ha mostrato ancora una volta, come metodi e contenuti dell’attuale maggioranza non siano niente affatto cambiati rispetto alla gestione della ‘cosa pubblica’, vissuta come dimostrato, come una mera spartizione di potere e poltrone». Lo scrivono, in una nota, Alessia Favre, presidente Uvp, Piero Floris, segretario di Alpe, Fulvio Centoz, segretario regionale del Pd, e Roberto Cognetta, consigliere regionale del M5S.
«Le ‘aperture al dialogo’, tanto annunciate dal Presidente Rollandin nel suo discorso di reinsediamento, si sono rivelate in realtà delle ‘chiusure’ su tutta la linea – si legge – compresi i punti proposti per una soluzione unitaria sulla Presidenza dell’assemblea regionale, e persino certe dichiarazioni del Presidente della Regione hanno dimostrato l’arroganza e il fastidio verso il ruolo dei Movimenti e dei Partiti, confermando una visione dispotica della politica regionale, ormai non più accettabile». Concludono: «Il tempo dell’uomo solo al comando è finito. I problemi dei cittadini non possono essere risolti senza la condivisione delle soluzioni politiche alla crisi economica che ci ha messo in ginocchio».
(re.newsvda.it)