Consiglio Valle: no a altri fondi per la legge contro la violenza di genere
Tre le risoluzioni presentate dalle quattro forze di opposizione in Consiglio Valle Alpe, M5S, Pd-Sinistra VdA e Uvp in discussione alla fine della seduta: una rivendica la centralità del Consiglio e impegna la seconda commissione consiliare a «provvedere entro trenta giorni alla stesura di un provvedimento legislativo» che vada in tal senso; la seconda chiede più risorse finanziarie per «la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere»; la terza impegna a «chiarire la situazione dei vigili del fuoco che hanno dichiarato lo stato di agitazione».
Disposta la maggioranza a rivedere le risorse per la legge sulla violenza di genere 300 mila euro per un piano triennale – ma non subito e si astiene. «Apprezzo la disponibilità ma doveva essere messa nero su bianco. Non pretendevo fondi subito. Mi dispiace che le donne dellUv (Marilena Bertolin e Emily Rini) non la votino» commenta amareggiata la proponente Carmela Fontana.
Sulla discussione in seconda Commissione consiliare sulle partecipate a sulla centralità del Consiglio chiamato a controllare e a decidere anche sullutilizzo, eventualmente, degli utili la maggioranza si astiene: «Non ci rimangiamo quanto detto in aula ieri; si al dialogo per arrivare a una legge condivisibile ma senza scadenze rigide; bisogna riflettere senza una logica inquisitoria ma di analisi» ha motivato lassessore al Bilancio Ego Perron. «Ebbene una legge la faremo noi» ha ribattuto il capogruppo del Pd-Sinistra VdA Raimondo Donzel. «La seconda commissione non ha mai rinunciato a legiferare e i tempi li decide lei ma la legge sulle partecipate si farà e anche in tempi brevi» scandisce il presidente della Commissione Leonardo La Torre.
Sì a chiarire la posizione dei vigili del fuoco e per la discussione Leonardo La Torre mette a disposizione la seconda Commissione per le varie audizioni.
(danila chenal)