Forte di Bard: no alle dimissioni di Augusto Rollandin da presidente
Presentato e rigettato -in fine mattinata dallaula del Consiglio Valle un ordine del giorno nel quale le quattro forze di opposizione Alpe, M5S, Pd-sinistra VdA e Uvp – impegnano il presidente di dimissionare dalla carica di presidente dellAssociazione Forte di Bard e «la commissione competente a elaborare le modifiche allo Statuto del Forte in modo che la carica di presidente della Regione e di consigliere regionale siano incompatibili con la carica di presidente dellAssociazione del Forte di Bard. Per liscrizione allordine del giorno le minoranze chiedono la votazione segreta e la maggioranza non partecipa al voto, restando in aula, e scoppia la bagarre sulle modalità. «Impedire il voto è lultima spiaggia per evitare i franchi tiratori» sbotta Laurent Viérin (Uvp). «Questo è controllo di voto; vogliamo sapere dagli uffici, nero su bianco, se questo voto è valido. Siete 17 schiavi» ha tuonato Elso Gerandin (Uvp).«E un vulnus alla democrazia e alla dignità del Consiglio» aggiunge Nello Fabbri. Lopposizione intera accusa il presidente Rollandin di aver dato ordini di scuderia con un incursione in aula era fuori prima del voto sullordine del giorno. Intanto abbandona laula Leonardo La Torre dopo aver sbottato: «A lavorare così non ci sto». La minoranza se la prende pure con Marco Viérin che accusano di non essere il presidente del Consiglio di tutti.
(danila chenal)