Enti locali: sì del Consiglio Valle alle Unités des Communes
Via libera dallaula consiliare con 33 voti a favore e 2 contrari alla legge di riforma degli Enti locali, definita «svolta epocale». Un preferibilmente associato alle convenzioni da stipularsi tra Comuni limitrofi inserito in un emendamento alla proposta di riforma degli Enti locali aveva tenuto in scacco la massima assemblea regionale per più di unora. In concreto per Jovençan meglio fare comunella con Gressan che con Aymavilles, appartenente a una Comunità montana altra. Alla fine la quadra è stata trovata: arriva il sub emendamento, la condivisione è ritrovata M5S a parte – e il relatore Joël Farcoz Ha potuto illustrare allaula i cardini della normativa che sopprime le Comunità di montagna e dà il via alla costituzione delle Unités des Communes, che obbligatoriamente dovranno associarsi per gestire tributi, servizi alla persona, gestione di rifiuti e acquedotti.
Se per Uv, Stella Alpina, Uvp, Alpe, Pd-Sinistra valdostana «è una riforma di sostanza e non di forma», contestano il provvedimento Stefano Ferrero e Roberto Cognetta perché «non è un disegno di riforma, è unoccasione persa; si è deciso con questo disegno di legge di salvare il sistema con tutti i costi della politica immutati; è una questione di poltrone con i sindaci come piccoli sultani. Che senso ha mantenere una giunta in comuni come Rhêmes , Saint-Oyen e altri; ognuno bada al suo piccolo cortile con il suo piccolo sindachetto che magari spera di arrivare in Regione. Limportante è non perdere il controllo del territorio». Cognetta e Ferrero hanno dubbi sulla liceità del provvedimento «perché sul testo di sintesi della legge e gli emendamenti non hanno il parere del Celva-Cpel; aspettiamo risposte altrimenti porteremo latto deliberativo al Tar».
(danila chenal)