Aosta: completata la posa dei dieci “Jolis Coins”
Fischio finale, questa mattina, per l’ampliamento del “museo a cielo aperto” del centro di Aosta, tradotto con l’iniziativa Jolis Coins, voluta per portare opere d’arte nel cuore della città. L’ultima installazione è avvenuta questa mattina, con la posa , in una piazzetta laterale di via SantAnselmo, dell’imponente scultura La raccolta delle mele e la fienagione di Nino Casetta. Con questo passo, vanno a completarsi le dieci tappe del progetto, che è composto da: i due pannelli La miniera di Cogne, dipinti da Barbara Tutino (in ruelle des Cogneins), i tre busti e il drappeggio in ferro e ceramica grès di Marina Torchio (dalla mostra Caduta di un impero, in via Vevey, nei pressi della cinta muraria romana), la statua in bronzo raffigurante San Grato di Roberta Bechis (in via De Tillier, accanto alla cappella dedicata al patrono di Aosta), le tre stele in pietra di Donato Savin (in piazza Narbonne), la scultura di SantAnselmo di Emo Giuliano Brocard (nei pressi dellArco dAugusto), la scultura del Pellegrino realizzata da Anna Maria Moretto (in via Martinet), i due murales God Save The City e La citta-della Musica (in via Garibaldi, sul fronte della Cittadella dei Giovani), linstallazione lignea Le scarpe di Ulisse di Marco Jaccond (in viale Federico Chabod, sullarea verde lungo la riva del Buthier), la scultura Mon Dieu de la Neige di Peter Trojer (nel giardinetto roccioso di via Tour du Pailleron) e, appunto, la scultura La raccolta delle mele e la fienagione di Nino Casetta (in via SantAnselmo).
(in foto l’assessore alla Cultura del comune di Aosta, Andrea Edoardo Paron, lo scultore Nino Casetta e Sandra Barberi, curatore del progetto Jolis coins).
(re.newsvda.it)