Aosta: al via il primo corso di cucina per badanti
Un servizio per «dare un segnale di vicinanza agli utenti e per permettere alle dirette interessate di acquisire sempre maggiori competenze». Va in questa direzione il corso di cucina per assistenti alla persona, organizzato dal servizio migranti, in coordinamento con l’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Aosta, la cooperativa La Sorgente e la collaborazione del CSV. Martedì 13, dalle 14.30, nelle cucine del ristorante “Intrecci” di via Binel, gestito dalla stessa cooperativa, andrà in scena il primo appuntamento, che vedrà protagoniste cinque “badanti” (quattro attive e una disoccupata) pronte a mettersi all’opera sotto gli occhi e le direttive di due volontarie del CSV che si occupano, già abitualmente, di cucinare per grandi eventi. «Il ruolo, per oltre il 75% è ricoperto da persone straniere – spiega l’assessore alle Politiche Sociali, Marco Sorbara, che espone una matita in segno di solidarietà per quanto accaduto al giornale francese Charlie Hebdo – e la cucina costituisce uno di quegli elementi che possono creare un po’ di disagio nelle relazioni tra le assistenti alla persona e gli utenti».
«L’attenzione è doppia – spiega il presidente della Cooperativa La Sorgente Riccardo Jacquemod -. Da un lato aiutiamo le donne straniere ad ambientarsi e conoscere le nostre abitudini per aumentare le proprie competenze, dall’altro andiamo incontro agli anziani, che mantengono comunque delle esigenze da soddisfare». «L’idea nasce dal continuo contatto con le assistenti alla persona che si rivolgono a noi quando perdono lavoro – ricorda Diego Baiocco, responsabile del Servizio Migranti -. Abbiamo pensato a come migliorare i curriculum e l’idea della cucina ci è parsa subito interessante, vista la difficoltà ad adattarsi da parte degli stranieri e alle nostre abitudini. Per ora cominceremo con cinque, poi vedremo di riuscire a estendere il corso anche nel 2015». Per adesioni future è possibile contattare lo 0165-236243 o recarsi dalle 10.30 alle 18 al Servizio migranti di via Avondo.
(al.bi.)